Ecco chi è Bebo Storti: dalla biografia alla vita privata, tutto quello che c’è da sapere sull’attore e comico italiano.
I fan di Mai dire Gol, Bebo Storti lo ricorderanno di certo per i suoi divertenti personaggi: dal Conte Uguccione a Thomas Prostata, da Alfio Muschio a Adelmo Stecchetti. Ma nella sua carriera c’è anche tanto cinema e teatro e molto altro. Dalla biografia alla vita privata, vediamo ora tutto quello che c’è da sapere su Bebo Storti.
Bebo Storti: la biografia
Bebo Storti è nato a Milano il 24 maggio del 1956 (il suo segno zodiacale è quindi quello dei Gemelli). Ha sempre avuto la passione per la recitazione, ha iniziato a esibirsi a teatro ma il successo è arrivato proprio grazie ai personaggi interpretati a Mai Dire Gol.
Bebo Storti ha recitato anche molto al cinema, dall’esordio nel 1987 in Kamikazen – Ultima notte a Milano, film di Gabriele Salvatores, a Tutti gli uomini del deficiente, Amnesia, Quo vadis, baby?, La cura del gorilla, Ti stimo fratello, Il capitale umano, Che vuoi che sia, Poveri ma ricchi e Il Traditore. L’attore milanese lo abbiamo visto anche in serie TV come Le mani dentro la città, 1992, Non uccidere, Rocco Schiavone e Masantonio – Sezione scomparsi.
Bebo Storti è stato inoltre molto attivo anche in politica, candidandosi per i Comunisti italiani prima, il Partito dei Comunisti Italiani e Sinistra Ecologia e Libertà poi.
Bebo Storti: la vita privata
Della vita privata di Bebo Storti non si sa molto. Quel che è noto è che l’attore è spostato (non conosciamo però il nome della moglie) e ha in figlio di nome Pietro.
Non si hanno notizie nemmeno a riguardo del suo patrimonio personale.
Bebo Storti, dove vive?
Bebo Storti da diverso tempo si è trasferito in Liguria e con la sua famiglia abita a Finale Ligure.
3 curiosità su Bebo Storti
– Bebo Storti è molto attivo su Instagram e pubblica spesso nuovi post.
– E’ appassionato da poker e commenta anche le partite per il canale TV POKERItalia24.
– Nel 1996, ai Campionati mondiali di sci alpino, si recò in Spagna per Mai dire Gol e nei panni di allenatore dell’unico atleta del Senegal strinse la mano al re Juan Carlos di Borbone provocando un piccolo incidente diplomatico. La Spagna inviò infatti una formale protesta al Senegal.