Chi è Aya Biran, la zia del piccolo Eitan che lotta per il suo futuro

Chi è Aya Biran, la zia del piccolo Eitan che lotta per il suo futuro

Ecco chi è Aya Biran, la zia del piccolo Eitan, il bambino sopravvissuto alla tragedia del Mattarone, che combatte per il suo futuro.

Il piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia del Mattarone, ha perso i suoi genitori quel fatidico giorno, il 23 maggio 2021. Al suo fianco ci sono gli zii, in particolare zia Aya Biran, e anche sua nonna e suo nonno, che però nel settembre dello stesso anno ha deciso, senza il consenso degli zii, di portare il piccolo in Israele. Sua zia si è rivolta alle autorità per farlo tornare in Italia, appellandosi anche alla convenzione dell’Aja. La donna è molto risoluta nei confronti del proprio nipote, e lotta costantemente per il suo futuro. Ma ecco cosa siamo riusciti a scoprire su di lei.

Chi è la zia del piccolo Eitan

Aya Biran è la sorella di Amit e cognata di Tal, i genitori di Eitan che hanno perso la vita sulla funivia del Mattarone. Su di lei sappiamo che ha origini israeliani e che da più di 15 anni abita con la sua famiglia nella città di Pavia. È sposata, ha due bambini e lavora come medico del Sert. Come apprendiamo dal suo profilo su Linkedin, la donna ha studiato presso l’Università di Pavia e conseguito un master presso la Cattolica del sacro cuore a Milano e parla perfettamente 3 lingue: italiano, inglese ed ebraico. La donna, in occasione del funerale del fratello minore di Eitan, attraverso una lettera, ha voluto fare una solenne promessa ai genitori del piccolo.

La lettera della zia del piccolo Eitan

Proprio la donna, che come fanno sapere dall’ospedale in cui era in cura il bambino, fortunatamente guarito “Resta sempre vicino al piccolo Eitan”, ha voluto affidare le sue preghiere in una lunga lettera : “Faremo di tutto perché i desideri di mio fratello e sua moglie per Eitan si realizzino. Mio Amit, mio piccolo fratellino, mia amata Tal-Tal e nostro Tomi-Tom. Non ho parole per descrivere quanto ci mancherete. Quando ci avete raggiunto a Pavia, Eitan aveva solo un mese, le mie bimbe due e 18 mesi. Per la prima volta da anni abbiamo avuto una famiglia in Italia…Abbiamo condiviso la crescita dei bambini, li abbiamo allattati insieme, visti sviluppare l’armonia che c’è tra due fratelli. Sapevamo che ci saremmo sempre stati gli uni per gli altri”.

Eitan è il “rapimento” del nonno in Israele

Il nonno di Eitan, Shmuel Peleg, si è reso protagonista del suo “rapimento” nel settembre 2021, quando ha noleggiato un jet privato e ha portato il piccolo a Tel Aviv in Israele, senza chiaramente il consenso degli zii suoi tutori legali. La questione è diventata un caso internazionale, con la zia Aya Biran che smosso le acque per farlo tornare in Italia, appellandosi anche alla convenzione dell’Aja. Il 29 settembre è fissata l’udienza per stabilire se Eitan tornerà o meno in Italia.