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Anita Caprioli: tutto sull’attrice di Manuale d’amore e Corpo celeste

Anita Caprioli

Scritturata in numerose produzioni italiane, Anita Caprioli è un’attrice affermata. Conosciamola meglio, dalla carriera al privato.

Campionessa di talento e seduzione, Anita Caprioli ha stregato migliaia di spettatori nel corso della propria carriera. Ambasciatrice della bellezza italiana nel mondo, ha comunque conquistato tantissimi fan nei nostri confini. Un’artista apparsa in parecchie produzioni importanti cinematografiche e televisive. Una donna realizzata in tutto e per tutto. Scopriamo qualcosa in più sulla sua carriera e la sua vita privata!

La biografia e la carriera Anita Caprioli

Nasce l’11 dicembre 1973, sotto il segno del Sagittario, a Vercelli. Da bambina studia danza classica. Nel 1991 partecipa ad un laboratorio su Grotowsky, a Milano. Sempre nel capoluogo lombardo studia recitazione con l’argentino Raoul Manso. Inoltre, frequenta per diversi anni i laboratori di Beatrice Bracco a Roma. Nel 1991 va a Londra, dove segue i workshop del regista teatrale Andrea Brooks, con il quale collabora nel La Locandiera di Goldoni.

Tra il 1988 e il 1997 si dedica al teatro recita in alcune opere tra cui il Cerchio di gesso del Caucaso, e Il berretto a sonagli. Nel 1997 compie l’esordio al cinema con la pellicola Tutti giù per terra di Davide Ferrario. Dedicata a Lindsay Anderson, maestro del Free cinema degli anni Sessanta, l’opera vede per protagonista Valerio Mastandrea. Si mette poi in evidenza per il complesso ruolo di Rita Squeglia nel lungometraggio Senza movente (1999) di Luciano Odorisio, tratto da un vero fatto di cronaca nera.

Anita Caprioli
Anita Caprioli

Nel 2000 è Mara in Denti di Gabriele Salvatores, accanto a Sergio Rubini. Per Vajont – La diga del disonore (2001) di Renzo Martinelli, porta, dunque, in scena Ancilla, una ragazza che vive con la famiglia e svolge il lavoro di centralinista, di cui Olmo si innamora. Le vicende traggono fondamento dagli avvenimenti ruotanti attorno alla costruzione della diga del Vajont e l’incidente che, il 9 ottobre 1963, costò la vita a circa duemila persone. Qui la Caprioli condivide l’esperienza sul set con Daniel Auteuil e Michel Serrault.

In Santa Maradona, come Dolores, giovane attrice di teatro e maestra, fa, invece, perdere la testa ad Andrea Straniero, impersonato da Stefano Accorsi. Nel 2002 recita nel film drammatico per la tv L’altra donna (2002), diretta da Anna Negri, al fianco di Alessio Boni. Per Ma che colpa abbiamo noi (2003), Carlo Verdone le affida il personaggio di Chiara, una ragazza alle prese con problemi di bulimia. Con lo stesso Verdone appare pure in un’episodio di Manuale d’amore (2005) di Giovanni Veronesi.

Nella miniserie Cime tempestose (2004), opera tratta dall’omonimo romanzo di Emily Brontë, rappresenta Catherine. Dopodiché è il volto principale – quello di Francesca – nel film Onde, Adriana Cutolo ne La guerra di Mario e Anna in Cielo e terra.

Nel 2006 è la protagonista di Per non dimenticarti di Mariantonia Avati e Uno su due di Eugenio Cappucci. L’anno successivo figura nel cast di Non pensarci di Gianni Zanasi, con Giuseppe Battiston e Valerio Mastandrea, presentato in anteprima alla Mostra d’arte cinematografica di Venezia, e de I demoni di San Pietroburgo, regia di Giuliano Montaldo.

Quand’è il 2008 recita in Si può fare di Giulio Manfredonia, al fianco di Claudio Bisio. Nel 2011 prende parte a Immaturi, dove assume le sembianze di Eleonora (ottenendo conferma nel sequel), e compie l’ingresso nella squadra di Tutti pazzi per amore 3 nelle vesti di Laura. In Corpo celeste di Alice Rohrwacher interpreta Rita, una madre che, insieme alle sue due figlie, Marta e Rosa, torna a vivere nella periferia di Reggio Calabria, dopo anni trascorsi in Svizzera. La brillante prestazione le vale una nomination ai David di Donatello 2012 come miglior attrice non protagonista.

Scritturata da Andrea Segre per La prima neve, tra i ruoli più recenti la troviamo in Diva! (2017) di Francesco Patierno, Il campione (2019) di Leonardo d’Agostini, I predatori (2020) di Pietro Castellitto e Non mi uccidere (2021), teen-drama di Andrea De Sica. Relativamente all’ambito televisivo, recita in Sorelle per sempre, e per Rai Play è nel cast principale di Liberi Tutti, insieme a Giorgio Tirabassi.

Sempre nel 2021 recita al fianco di Diego Abatantuono, Carla Signoris, Alessandro Betti e Diana Del Bufalo nella miniserie televisiva Ridatemi mia moglie. Nel febbraio del 2022 la vediamo invece sul grande schermo con il film del regista Beniamino Catena, Io sono Vera.

La vita privata di Anita Caprioli

Da anni è fidanzata col collega Daniele Pecci. La coppia non è sposata e nel 2016 ha dato alla luce una bambina, Viola. La coppia vive nel quartiere Prati di Roma. Parecchio seguita su Instagram ma non molto attiva, l’attrice mantiene una certa riservatezza sulla sua vita privata e per questo non ci sono molte altre informazioni.

Il patrimonio di Anita Caprioli

Non è noto il patrimonio dell’attrice.

Chi è Daniele Pecci, il compagno di Anita Caprioli

Daniele Pecci nasce a Roma il 23 maggio 1970, sotto il segno dei Gemelli. Votato dapprima quasi ininterrottamente al teatro, consegue grande popolarità a partire dai primi anni 2000 grazie alle fiction Il bello delle donne e Orgoglio. Nel 2005 è nella produzione internazionale di San Pietro e Giovanni Paolo II, e nel 2007 è tra i protagonisti della fiction Eravamo solo mille.

Nel 2009 debutta al cinema con Fortapàsc di Marco Risi, seguito da Mine vaganti di Ferzan Özpetek. Ha due figli: il primo, Francesco, nato nel 2008, è frutto della passata relazione con Barbara Bonanni. La secondogenita è invece Viola avuta nel 2016. Attivo su Instagram, il suo patrimonio è sconosciuto.

5 curiosità su Anita Caprioli

– Apprezza particolarmente Isabelle Huppert.

– È fortemente legata alla pellicola Non pensarci (2007): lavorarci è stato come far parte di una grande e amorevole famiglia.

– L’attrice è figlia d’arte infatti sua madre era attrice teatrale e suo padre scenografo.

– All’esordio in teatro dovette fingersi morta in un adattamento da Brecht: il suo compenso fu una bambola.

– Se potesse scegliere un posto dove abitare, abbandonerebbe Roma per trasferirsi nella terra d’origine della mamma, la Calabria oppure come alternativa, opterebbe per la vicina Sicilia.

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ultimo aggiornamento: 21 Maggio 2023 19:45

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