Chi era Andrea Nava, il nipote di Massimo Ranieri

Chi era Andrea Nava, il nipote di Massimo Ranieri

La morte di Andrea Nava a 33 anni è stata una delle più grandi sofferenze per Massimo Ranieri, che gli era parecchio affezionato al nipote.

Gioie e dolori hanno scandito l’esistenza di Massimo Ranieri. Uno dei momenti più complicati toccati dall’artista nel privato è stato la perdita del nipote Andrea Nava, ad appena 33 anni. Il cantante e attore napoletano aveva un debole per il ragazzo, ritrovato morto per cause misteriose. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno, visto che, almeno dalle ricostruzioni della stampa, non aveva dato la benché minima avvisaglia di avere problemi di salute. Ciò fino a quando non è occorsa la tragedia, capace di spezzare il cuore a tutti coloro che gli volevano bene. Proviamo a capire cos’è accaduto.

Andrea Nava: la biografia

Classe 1982 (l’esatta data di nascita non viene indicata da nessuna parte sul web), era figlio di Fabio Nava, un noto imprenditore del mobile, e di Anna Calone, sorella del musicista. A fare la terribile scoperta è stato il padre, che era passato a salutarlo nella casa di viale Trieste a Pesaro e mai si sarebbe immaginato di assistere a una scena simile. Secondo il medico del 118, il primo ad accorrere sul luogo, il decesso sarebbe accaduto almeno 10 ore prima del rinvenimento, ovvero la mattina del 15 marzo 2015. Non vennero trovati segni di violenza e nell’appartamento non c’era alcuna traccia di droghe. Nemmeno l’esame autoptico sul corpo ha permesso di risalire alla causa. L’ipotesi più accreditata era e resta quella di un malore improvviso.

Massimo Ranieri

Andrea Nava: la vita privata

Fratello maggiore di due gemelli, abitava da solo e, da quanto si evince dalle cronache, non stava frequentando nessuna all’epoca della scomparsa. Residente a Pesaro, non sono disponibili ulteriori informazioni sul suo conto.

2 curiosità su Andrea Nava

– Al funerale c’era pure Massimo Ranieri. L’artista portava un grosso paio di occhiali scuri per celare il viso segnato dalle lacrime, che non lo hanno abbandonato lungo l’intera cerimonia religiosa.

– In occasione dell’ultimo saluto, don Giovanni Paolini ha circondato la voglia di pace e serenità che cercava. “Chiedo a Dio di donare ad Andrea quella gioia che ha sempre cercato: un ragazzo che dentro di lui faticava a vivere ma che esternamente mostrava gioia e voglia di aprirsi – ha detto il parroco – I suoi amici ora sentono la sua mancanza ma più di tutto devono ricordare la sua vita”.