Chi è Andrea Landolfi, l’ex pugile condannato per l’omicidio di Sestina Arcuri

Chi è Andrea Landolfi, l’ex pugile condannato per l’omicidio di Sestina Arcuri

Andrea Landolfi: la biografia, la carriera, la vita privata e tutte le curiosità sull’ex pugile condannato per il femminicidio di Ronciglione.

Tra i femminicidi che hanno maggiormente sconvolto l’Italia negli ultimi anni, purtroppo sempre più frequenti e numerosi, continua a essere presente nella memoria collettiva di un intero paese quello di Maria Sestina Arcuri, ragazza uccisa a soli 26 anni a Ronciglione. A compiere l’omicidio è stato l’uomo con cui allora Maria Sestina aveva una relazione, l’ex pugile Andrea Landolfi. Una vicenda tremenda raccontata in tutti i suoi dettagli da Amore Criminale, programma di Rai 3 condotto da Matilde D’Errico. Scopriamo insieme tutto quel che sappiamo su Landolfi, sulla sua carriera e sulla sua vita privata.

Andrea Landolfi: la biografia

Non conosciamo la data di nascita precisa di Andrea Landolfi, né abbiamo altre informazioni riguardanti la sua biografia, i suoi genitori e i suoi eventuali fratelli e sorelle. Dovrebbe comunque essere nato nel 1990 a Roma.

Pugilato

Andrea Landolfi: la carriera

Anche sulla sua carriera abbiamo pochissime informazioni. Sappiamo che è stato per qualche tempo un pugile. La sua vita professionale si è però interrotta nella notte tra il 3 e il 4 febbraio 2019, quando si è macchiato del crimine più tremendo ai danni di Maria Sestina Arcuri.

Dopo essersi conosciuti, i due avevano iniziato una romantica storia d’amore. Sestina era perdutamente innamorata di Andrea, il quale all’inizio sembrava premuroso e gentile nei suoi confronti. Nel giro di poco tempo però le cose cambiarono improvvisamente. La ragazza cominciò a scoprire un lato violento in Landolfi, un’oscurità che emergeva maggiormente quando il ragazzo beveva qualche bicchiere di troppo.

Per uscire fuori da questa situazione, Maria Sestina decise di allontanarlo, nonostante i tentativi di quest’ultimo di riavvicinarsi a lei con continue promesse di cambiamento, mai mantenute. L’ultimo litigio avvenne proprio in una notte del febbraio 2019. Dopo l’ennesima discussione, la ragazza decise di porre definitivamente fine alla storia. In un accesso di rabbia, Landolfi reagì in maniera sconsiderata, gettandola giù dalle scale della villetta della nonna, causando la sua morte sul colpo.

Scartata la pista di un ipotetico suicidio, le indagini hanno dimostrato la colpevolezza dell’ex pugile, condannato a 22 anni di carcere. Assolto in primo grado dal tribunale di Viterbo, l’uomo aveva ricevuto la propria sentenza in appello. Una sentenza confermata anche dalla prima sezione penale della corte di Cassazione, secondo cui è “impossibile che Maria Sestina Arcuri sia morta per una caduta accidentale“.

A smentire tale ipotesi sono in particolare gli elementi probatori acquisiti durante le indagini. Si legge nella sentenza della Corte: “La possibilità che il decesso della persona offesa fosse stato provocato dal suo scivolamento accidentale per le scale dell’appartamento dove stava litigando con l’imputato, determinato da una condotta colposa dell’imputato che avrebbe fatto volare la donna sopra di sé afferrandola per un braccio, non era compatibile con le gravissime lesioni riscontrate sulla scatola cranica e sul polmone sinistro della vittima, che potevano essere giustificate solo da una precipitazione dall’alto del corpo inerte, che impattava violentemente al suolo con la testa“.

La vita privata

Non abbiamo alcuna informazione sulla vita privata di Landolfi, al di là di quanto emerso a causa del tremendo femminicidio di cui si è reso protagonista. Sappiamo però che fino ad allora ha vissuto a Roma e che dovrebbe avere anche un figlio, minorenne all’epoca dei fatti.

3 curiosità su Andrea Landolfi

– Per quanto riguarda la sua formazione, non sappiamo quale sia il suo titolo di studi.

– L’omicidio sarebbe avvenuto sotto gli occhi di Mirella Iezzi, nonna di Landolfi indagata a sua volta per abbandono di minore, omissione di soccorso e false dichiarazioni al pubblico ministero. Questo perché avrebbe provato a difendere il nipote subito dopo l’omicidio, e si sarebbe allontanata senza chiamare i soccorsi, lasciando Andrea con il figlio sul luogo del delitto, stando a quanto ricostruito dalle indagini.

– Anche sui social network è difficile rintracciare account collegati con la figura di Landolfi.