Nel trio di youtuber Gli Autogol c’è anche Alessandro Iraci, speaker e giornalista: ecco cosa c’è da sapere su di lui.
Alessandro Iraci è stato il fondatore del trio di youtuber Gli Autogol insieme all’amico e compagno di scuola Michele Negroni. Entrambi appassionati di calcio, hanno deciso di realizzare il canale Youtube che conta milioni di iscritti insieme a Alessandro Trolli, conosciuto a teatro. Proviamo a scoprire qualcosa di più su uno dei fondatori del gruppo tra i più amati dagli appassionati del mondo del calcio, ma anche da calciatori e allenatori.
La biografia e la carriera di Alessandro Iraci
Nato a Pavia il 18 luglio del 1987 sotto il segno del Cancro, Alessandro Iraci ha conseguito il diploma e si è iscritto alla facoltà di scienze della comunicazione dell’Università di Padova, dove si è laureato nel 2009.
Grande amico di Michele Negroni sin dai tempi della scuola, ha fondato nel 2009 il canale Youtube Gli Autogol cui è seguito un canale secondario, Gli Autogol Extra, in cui si divertono a pubblicare “chiamate” sketch con allenatori e calciatori, oltre che parodie e imitazioni dei personaggi del mondo del calcio.
Lavora come giornalista sportivo per La Provincia Pavese e per Infront Sports & Media AG. Dal 2013 è anchorman, autore e giornalista insieme a Gli Autogol del programma Flop calcio su Top Calcio 24 e, sempre insieme al trio di youtuber, è stato speaker, imitatore e autore della trasmissione 105 Autogol in onda su Radio 105 tutti i sabato e le domeniche dalle 12 alle 13 dal 2014 al 2020.
Ha pubblicato due libri, Gli Autogol, Storia buffa dello sport, e Gli Autogol, Il calcio (non) è una cosa seria. Ha all’attivo tre singoli, Baila como El Papu, L’inno dei non mondiali e Coro azzurro.
La vita privata di Alessandro Iraci
Alessandro Iraci è sposato dal 2017 con Anna Albertario. La coppia ha una figlia nata nel 2019 di nome Matilde. Sulla moglie dello youtuber non si hanno molte informazioni, ma probabilmente non appartiene al mondo dello spettacolo o dello sport.
3 curiosità su Alessandro Iraci
– È cresciuto in oratorio
– Ha fatto volontariato a Scampia e nei campi Rom con la Caritas
– È finito al centro delle critiche per aver espresso la sua solidarietà nei confronti dei migranti bloccati per giorni sulla nave Diciotti nel porto di Catania. “Questo non è il mio paese. Questa politica mi fa schifo. Lo posso dire? L’uomo e la sua dignità va messa prima di tutto. Fate scendere questi cittadini del mondo. Adesso basta, aiutiamoli”, aveva scritto sui social.