Nel 2019, Alessandra Musarra è stata uccisa. Una delle tante, troppe donne vittime di violenza tra le mura domestiche per mano di un partner o di un ex. Ecco la sua storia
Alessandra Musarra è stata uccisa, strangolata a 29 anni dall’uomo con cui aveva avuto una relazione sentimentale: il racconto del dramma in una puntata di Amore Criminale, ecco chi era la vittima di questo ennesimo femminicidio.
Chi era Alessandra Musarra e dove viveva?
Alessandra Immacolata Musarra, nota semplicemente come Alessandra Musarra, è una vittima di femminicidio, uccisa nel 2019 nella sua abitazione. Viveva a Messina e a trovare il suo corpo senza vita sarebbe stato il padre. Secondo la ricostruzione investigativa riportata dall’Ansa, Alessandra Musarra sarebbe stata assassinata dall’uomo con cui aveva avuto una relazione: Cristian Ioppolo.
Nei racconti della famiglia al programma Amore Criminale, in onda su Rai 3 con la conduzione di Emma D’Aquino, nel 2022, il ritratto di Alessandra Musarra emerge in tutta la sua dolcezza e solarità: “Cercava l’amore – ha spiegato la sorella –, il ‘E vissero felici e contenti’, viveva nelle favole“. Una giovane donna innamorata dell’amore puro e intramontabile, una “ragazza speciale”, l’ha dipinta un’amica, piena di sogni e infine tradita da un atroce destino di morte imposto da chi diceva di volerle bene.
L’omicidio di Alessandra Musarra e il processo
L’omicidio di Alessandra Musarra, che poco tempo dopo avrebbe compiuto 30 anni, è avvenuto alla vigilia dell’8 marzo, nel 2019, a una manciata di ore dalla Festa delle donne. Il giallo sulla sua morte si sarebbe risolto velocemente con l’arresto del presunto assassino, Cristian Ioppolo, che l’avrebbe uccisa per gelosia nella sua casa di Santa Lucia Sopra Contesse a Messina.
In primo grado, nel 2021, l’uomo avrebbe incassato una condanna all’ergastolo. Alessandra Musarra sarebbe stata soffocata, e in appello, nel 2022, secondo quanto riportato dal Corriere del Mezzogiorno a carico dell’ex fidanzato imputato sarebbe arrivata la conferma della precedente sentenza. Secondo i giudici, Ioppolo avrebbe agito al culmine di una lite perché convinto che la 29enne si fosse riavvicinata alla persona con cui aveva avuto una storia d’amore in precedenza.
L’8 febbraio 2019, 30 giorni prima del femminicidio, Alessandra Musarra avrebbe pubblicato una foto su Facebook accompagnata da una didascalia: “Questa è bella, bella perché non si può spiegare, bella come emozioni che non possono e devono pur sempre restar segrete...”.