Alessandra Matteuzzi è stata uccisa nell’agosto 2022 dall’ex compagno, Giovanni Padovani: la sua terribile storia, la paura e il dramma consumato a Bologna.
L’omicidio di Alessandra Matteuzzi ha sconvolto le cronache italiane sul finire dell’estate del 2022, vittima della furia dell’ex compagno, Giovanni Padovani, sotto la sua abitazione di via dell’Arcoveggio a Bologna. Il 23 agosto di quell’anno, Alessandra Matteuzzi era al telefono con la sorella quando il suo assassino l’ha aggredita senza lasciarle scampo colpendola con un martello e con una panchina.
Chi era Alessandra Matteuzzi?
Alessandra Matteuzzi aveva 56 anni quando, il 23 agosto 2022, è stata uccisa dall’ex compagno 27enne Giovanni Padovani sotto la sua casa bolognese di via dell’Arcoveggio.
La donna stava tornando nel suo appartamento ed era al telefono con la sorella, Stefania, in una delle consuete chiamate che si facevano durante il tragitto perché Alessandra aveva paura.
Da tempo temeva le reazioni dell’uomo con cui aveva avuto una relazione, e quella sera l’avrebbe uccisa a martellate finendola con una panchina scagliatale addosso quando era già a terra. Un delitto atroce, efferato, che ha visto l’uomo finire in carcere con l’accusa di omicidio poco dopo la morte di Alessandra Matteuzzi.
La 56enne lavorava in uno showroom di abbigliamento come rappresentante di vendita, riporta Il Resto del Carlino, e aveva denunciato Padovani dal quale avrebbe subito stalking dopo la conclusione del rapporto.
Chi è Giovanni Padovani, l’ex compagno di Alessandra Matteuzzi accusato del suo omicidio
Alessandra Matteuzzi avrebbe avuto una breve relazione con Giovanni Padovani che per mesi, dopo la fine del rapporto, l’avrebbe pedinata e perseguitata fino all’atroce delitto.
Giovanni Padovani, ex calciatore, avrebbe commesso l’omicidio a 27 anni, il 23 agosto 2022, e secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, riporta Ansa, nelle settimane precedenti avrebbe fatto sconvolgenti ricerche online su come assassinare una persona e scampare all’ergastolo. “Uccidere ex a sprangate“, “Come stordire una persona con una mazza“, “Pena omicidio volontario“…
In una delle note sul suo telefonino, sarebbe contenuto un elenco del materiale che avrebbe meditato di usare per portare a termine il piano: “Nastro isolante, martello, corda (meglio manette), fai chat inventata tra te e lei dove ti dice di venire a casa sua e portare manette“.