Il docufilm “Alessandra, Il coraggio di una figlia” racconta la storia di Alessandra Cuevas e della madre, uccisa nel 2010 a Portici: scopriamo tutto quello che è emerso sul suo percorso.
Alessandra Cuevas, figlia di una donna vittima di un brutale omicidio, combatte contro la violenza e porta avanti una battaglia nel nome della sua mamma. Teresa Buonocore fu assassinata nel 2010 a Portici, uccisa da alcuni sicari dopo aver denunciato chi abusò della figlia.
Chi è Alessandra Cuevas?
Alessandra Cuevas è la figlia di Teresa Buonocore, madre coraggio uccisa nel 2010 dopo aver denunciato gli abusi sulla figlia. Oggi combatte contro la violenza sulle donne e per la legalità, con una drammatica storia alle spalle che è anche protagonista di un docufilm intitolato Alessandra, Il coraggio di una figlia in onda su Real Time il 24 novembre 2022.
La vita privata di Alessandra Cuevas
La vita privata di Alessandra Cuevas è segnata dalla tragedia che ha sconvolto la sua famiglia, costretta a un’esistenza senza più l’abbraccio della madre. Teresa Buonocore fu uccisa da due sicari, riporta Ansa, nel 2010 per aver avuto il coraggio di denunciare l’uomo che avrebbe abusato di sua figlia.
L’omicidio di Teresa Buonocore, madre di Alessandra Cuevas, fu commesso a colpi di pistola da due uomini che l’avrebbero colpita a Portici (Napoli), il 20 settembre, dopo averla raggiunta a bordo di un motorino.
La morte della madre di Alessandra Cuevas, Teresa Buonocore: omicidio e condanne
Il 20 settembre 2010 Teresa Buonocore fu uccisa con 4 colpi di pistola mentre andava al lavoro. Un agguato che si sarebbe consumato in via Ponte dei Francesi, a Napoli, per mano di due sicari a bordo di uno scooter che avrebbero affiancato la sua auto per poi colpire la vittima da distanza ravvicinata.
La madre di Alessandra Cuevas sarebbe stata uccisa per vendetta dopo aver testimoniato nel processo per abusi sessuali sulla figlia celebrato a carico di Enrico Perillo, poi condannato a 15 anni di reclusione per violenza sessuale ai danni di due minorenni tra cui la stessa Alessandra Cuevas. L’uomo, secondo quanto riportato nella ricostruzione pubblicata dal sito web del “Coordinamento Campano dei familiari delle vittime innocenti di criminalità”, avrebbe pianificato il delitto dal carcere.
Per l’assassinio di Teresa Buonocore, il giorno dopo la sua morte, sarebbero stati fermati dalla polizia due uomini ritenuti i presunti esecutori materiali: Alberto Amendola, tatuatore all’epoca 26enne, e Giuseppe Avolio, pescivendolo di 21 anni. Nelle loro confessioni avrebbero dichiarato di aver agito per conto di un uomo, indicato proprio in Perillo. Avolio sarebbe stato condannato a 18 anni di reclusione, Amendola a 21. Ergastolo per Enrico Perillo, ritenuto il mandante dell’omicidio. Sentenze confermate nel 2015, riporta Ansa, in via definitiva.
Dopo la tragedia, riporta Repubblica, Alessandra Cuevas è cresciuta insieme alla sorella minore, Michelle, a Salerno con la loro zia materna, Pina.