Chef Rubio massacrato sotto casa: “Mi hanno aspettato in sei”

Chef Rubio massacrato sotto casa: “Mi hanno aspettato in sei”

Chef Rubio picchiato sotto casa da sei persone che lo hanno atteso con l’intenzione di fargli del male. Il racconto scioccante.

Gabriele Rubini, vero nome di chef Rubio, è stato vittima di uno spiacevole episodio. Infatti, nelle scorse ore ha pubblicato un video sul suo canale X (ex Twitter) in cui mostrava il suo volto tumefatto dopo essere stato aggredito da sei persone sotto casa.

La sanguinosa aggressione contro lo chef potrebbe essere attribuita alle sue posizioni pro-Palestina. Ma vediamo nel dettaglio che cosa è successo e le parole di Rubini dopo l’aggressione.

Chef Rubio aggredito: “Questi sono ebrei sionisti”

Chef Rubio da diverso tempo ormai sta conducendo una “battaglia” social per diffondere le sue idee a favore della Palestina, spesso finendo al centro della bufera. Ma di certo non si aspettava un attacco fisico sotto casa.

Terroristi. Questi sono gli ebrei sionisti. Mi hanno aspettato fuori casa in sei e hanno tagliato i fili del cancello per massacrarmi” dice lo stesso chef nel video pubblicato sul suo profilo X. Il video, che è stato poi rimosso dalla piattaforma, mostra il volto insanguinato e gonfio di Gabriele Rubini.

Il racconto continua: “Questo è quello che mi hanno fatto. Mi hanno massacrato di botte, hanno bloccato il cancello elettrico. Sono stati i sionisti, sono terroristi“.

Chef Rubio: “Tanto non mi piego”

Dopo l’aggressione, lo chef si è affrettato a documentare l’accaduto, mostrando sui social anche le immagini della sua auto visibilmente danneggiata dagli aggressori. Nel post con le immagini dei danni alla macchina scrive “Questi sono gli sgherri della mafia sionista. Responsabili tutti“.

Nella mattinata di oggi 16 maggio Rubini ha anche pubblicato un suo selfie scattato a bordo di un’ambulanza. Nel post rassicura i suoi sostenitori e scrive: “Grazie a tutte e tutti per il sostegno. Alla fine punti in testa dove mi hanno dato la martellata, tagli ed escoriazioni dove mi hanno preso a mattonate, frattura dell’orbita facciale dove sono finiti i 60 pugni mirati, e si ricomincia. Un abbraccio alla comunità ebraica“.