Se amiamo coltivare frutta e verdura dobbiamo assolutamente conoscere che cos’è il caolino in modo tale da farne un corretto uso sulle nostre piante.
Il caolino è una polvere bianca o grigiastra ottenuta dall’omonima roccia, che ha molteplici utilizzi: viene usato in edilizia nella preparazione di intonachi o stucchi, nella ceramica, nell’industria cartaria durante la miscelazione della cellulosa, nella produzione di dentifrici, coloranti alimentari, detersivi e colle: inoltre, viene impiegato come eccipiente nell’industria farmaceutica.
Il caolino viene anche largamente impiegato nell’agricoltura, sia naturale che biologica: è un ottimo protettivo in estate per l’azione dannosa apportata dalle temperature elevate che agisce anche contro la disidratazione, e aiuta a prevenire combattere l’insorgenza di funghi, la presenza di batteri o l’attacco da parte degli insetti, impedendo che prolifichino sulla pianta e che depongano le uova.
Il caolino è un vero e proprio miglioratore del metabolismo di piante come la vite e l’olivo, gli agrumi, il pesco, il pero, il carciofo e il pomodoro, e viene utilizzato sia in serra che all’aperto. Non impedisce in alcun modo la fotosintesi clorofilliana, anzi è stato certificato che il caolino combatte in maniera radicale la mosca olearia, quella della frutta e anche tutti quegli insetti responsabili di lesioni e ticchiolatura, tanto che il Ministero delle Politiche Agricole ne ha autorizzato l’uso con un decreto del 2009 su disposizione dell’Unione Europea.
Il caolino da utilizzare in agricoltura va preparato facendo ben attenzione al dosaggio, e seguendo particolari indicazioni mentre se ne effettua la miscelazione: va irrorato finché non si attacca bene alla pianta che deve andare a proteggere formando una vera e propria pellicola contro i principali responsabili delle lesioni degli alberi e delle coltivazioni, e si può rimuovere facilmente dopo aver esaurito la sua funzione protettiva.
Al fine di evitare errori che potrebbero pregiudicare la corretta crescita delle nostre piante, se siamo alle prime armi sarà meglio rivolgerci a un agricoltore professionista che ci saprà indicare la giusta dose di caolino da somministrare alle nostre coltivazioni.