Una lentigo è una lesione, piatta o leggermente rialzata, pigmentata con un bordo ben definito.
A differenza di un ephelis (lentiggine), una lentigo non svanisce nei mesi invernali. Il nome lentigo, il cui plurale è lentiggini, originariamente si riferiva all’aspetto simile a una piccola lenticchia.
La lentigo solare (al plurale, lentiggini solari) è nota come una lentiggine indotta dal sole. Quest’ultima, insieme alla lentigo senile, è di colore scuro. In questi casi si parla di iperpigmentazione: lesione causata dai raggi ultravioletti naturali o artificiali (UV).
Le lentiggini solari, diverse dalle lentigo semplici o simplex lentigo, possono essere singole o multiple. Inoltre, si tratta di lentiggini solari benigne. Queste possono indicare un’eccessiva esposizione al sole, quindi un fattore di rischio ipotetico per lo sviluppo del cancro della pelle.
Le lentigo senili, dette anche più semplicemente macchie dell’età, sono macule iperpigmentate della pelle che si verificano in forme irregolari e spesso nelle zone più esposte al sole come il viso e le mani. La lentigo senile è un componente comune della pelle fotoinvecchiata, motivo per cui si manifesta più comunemente dopo i 50 anni.
Ci sono molte discussioni in merito alla lentigo senile. Ci si domanda, infatti, se essa rappresenti o no un precursore del melanoma, cioè della lentigo maligna, e se vi sia la necessità di un regolare follow-up nei casi di lesioni multiple. Osservazioni cliniche a volte riferiscono che nella posizione del melanoma di nuova diagnosi, tale lesione preesista. Altri esperti, al contrario, ritengono che la lentigo senile rappresenti un precursore della cheratosi seborroica, che non richiede un trattamento medico serio. Tuttavia, la possibile associazione di lentigo senili con lo sviluppo del melanoma ci rende cauti nella valutazione di questa lesione. Crioterapia e trattamento laser sono approcci terapeutici comuni. Le creme di protezione solare, invece, possono essere utili nelle prime lesioni.