La cellulite edematosa e gli altri stadi di sviluppo dell’inestetismo

La cellulite edematosa e gli altri stadi di sviluppo dell’inestetismo

Vediamo come si presenta il problema della cellulite edematosa, in quali stadi può evolversi e quali sono i rimedi possibili.

La cellulite edematosa è uno degli stadi di evoluzione di questo inestetismo ed è stata così identificata proprio per la presenza di edemi, ovvero accumuli di liquido nei tessuti. Questo disturbo viene classificato più come un inestetismo della pelle che come una vera e propria patologia.

Il motivo è dovuto al fatto che non ci sono i presupposti per chiarire se si tratti di un problema di natura patologica o meno. Questo rende difficile identificare con precisione le cause che portano alla comparsa dell’inestetismo. Sarebbe, quindi, più corretto non parlare di vere e proprie cause ma di fattori legati alla sua comparsa, vediamo brevemente quali sono.

Da cosa è provocata la cellulite e come è classificata

Tra i fattori scatenanti ci possono essere alterazioni del tessuto connettivo, ovvero i tessuti che offrono sostegno agli altri tipi di tessuti. Entrano però in gioco anche fattori ormonali e predisposizioni genetiche, infiammazioni e disturbi dell’alimentazione. Come vediamo, quindi, più che una causa scatenante ci troviamo davanti ad una serie di fattori predisponenti e talvolta concomitanti tra loro che portano alla comparsa della cellulite.

gambe donna cellulite

Una delle classificazioni utilizzate suddivide la cellulite in tre tipi: edematosa, fibrosa e sclerotica. Non si tratta di tre generi diversi dello stesso inestetismo, ma di una vera e propria evoluzione da una fase all’altra. La cellulite edematosa è il primo stadio dei tre, se si aggrava si parla di fibrosa e infine di sclerotica.

Cellulite edematosa, come si presenta e come evolve

La cellulite edematosa è avvertibile al tatto e la zona interessata si presenta con gonfiori (o edemi) localizzati. Spesso le zone più colpite sono le gambe e le cosce, ma a volta il gonfiore si presenta anche a caviglie, polpacci e braccia. Quando le fibre di collagene all’interno dei tessuti iniziano a degenerarsi possono formarsi dei piccoli noduli, che però non sono percepibili toccando la zona interessata.

Questo secondo stadio viene definito cellulite fibrosa e si riconosce per via della pelle che assume l’aspetto caratteristico a buccia d’arancia. Lo stadio successivo, ovvero la cellulite sclerotica, è accompagnato anche da una maggiore sensibilità della pelle nelle zone colpite, che diventa, infatti, dolorosa al tatto. Nei casi di cellulite fibrosa o edematosa i rimedi vanno dall’applicazione di creme a trattamenti di pressoterapia o ultrasuoni. La terapia deve essere valutata dopo una visita dermatologica in modo da definire con precisione l’entità della cellulite.