Caso Ziliani: Mirto Milani in carcere chiede un libro di preghiere

Caso Ziliani: Mirto Milani in carcere chiede un libro di preghiere

Mirto Miliani si trova in carcere, accusato per l’omicidio di Laura Ziliani. Milani si trova in isolamento da oltre ventiquattro giorni, ma è chiuso in un silenzio impenetrabile.

Nessuna confessione, nessun segno di pentimento. Mirto Milani si trova in isolamento in carcere da ventiquattro giorni, dal 24 settembre 2021. Un lunghissimo silenzio, che tuttavia fa molto clamore. Milani è ritenuto responsabile dell’omicidio di Laura Ziliani, avrebbe agito insieme alle due figlie della vittima, Silvia e Paola.

Mirto Milani avrebbe chiesto un libro di preghiere al cappellano del carcere. E’ noto il suo passato religioso, in Chiesa Mirto cantava e si esibiva suonando l’organo.

Secondo gli inquirenti è lui la mente del trio criminale; tuttavia Mirto Milani sembra intenzionato a voler mantenere la facciata del bravo ragazzo casa e chiesa, del chierichetto, del religioso. Il cappellano del carcere è l’unica persona con cui Mirto Milani parla, ma l’uomo non può rivelare le loro conversazioni a causa del segreto professionale.

Il silenzio di Mirto è impenetrabile. Lui chiede soltanto di poter pregare.

I genitori di Mirto, dal giorno dell’arresto del figlio, sono fuggiti dal paese della bergamasca dove vivevano. Non sono mai andati in carcere a far visita al figlio. E hanno chiesto ai parenti di non rilasciare dichiarazioni.

Quando crollerà il muro di silenzio? Chi inizierà a parlare svelando la verità sull’omicidio di Laura Ziliani?