Il giudice che ha condannato Antonio Logli per l’omicidio e l’occultamento del cadavere della moglie Roberta Ragusa, parla per la prima volta del caso.
Il corpo di Roberta Ragusa, scomparsa a Pisa nel 2012, non è mai stato trovato eppure giustizia è stata fatta. Antonio Logli suo marito è stato condannato in via definitiva a 20 anni di reclusione per l’omicidio di sua moglie e l’occultamento del cadavere. Per la prima volta, parla del caso il giudice che lo ha condannato “oltre ogni ragionevole dubbio”.
Le dichiarazioni del giudice che ha condannato Antonio Logli
Come riporta Fanpage, il giudice Elisa Ladaresta dichiara sul caso Roberta Ragusa: “Anche se uscisse qualcosa di nuovo la bontà della sentenza fino al terzo grado rimarrebbe tale. È una sentenza valida ogni altro ragionevole dubbio. Noi abbiamo restituito giustizia alla vittima e condannato sicuramente il colpevole“.
Il giudice parla poi della pressione mediatica che il caso ha procurato ai figli del killer: “Ne sono uscita col cuore pesante ma leggera per la decisione che ho preso, mi spiace per i figli che all’epoca erano dei ragazzini che hanno dovuto vedere il padre prima indagato, poi condannato e la mia sentenza ha dovuto togliere loro l’ultimo baluardo familiare, l’ultimo legame di sangue immediato“. E ancora: “Hanno perso l’infanzia, l’adolescenza, sono diventati più fragili, ma il lavoro del magistrato è questo.”
Poi conclude spiegando perchè sono arrivati a una sentenza senza il corpo della vittima: “Si può decidere e si deve decidere anche senza un corpo. Con Roberta Ragusa, abbiamo interrotto questo sillogismo nessun cadavere, nessuna prova, nessun omicidio“.