Chi è Marianna, la “ragazza dei Parioli” coinvolta nello scandalo della Roma bene

Chi è Marianna, la “ragazza dei Parioli” coinvolta nello scandalo della Roma bene

Marianna è una delle ragazze coinvolte nello scandalo che le cronache hanno ribattezzato “delle baby squillo dei Parioli”. Una storia, la sua, portata davanti alle telecamere per aiutare altre giovani in simili situazioni.

La ragazza dei Parioli è il titolo di una produzione originale Crime+Investigation, documentario in onda sul 119 di Sky il 23 e 24 novembre 2021, e racconta la storia drammatica di Marianna, la giovane con un passato di prostituzione nel cuore bene della Capitale. Aveva 14 anni quando, nel 2013, finì davanti ai magistrati per spiegare come tutto è iniziato e come tutto si sarebbe evoluto sfociando in uno scandalo che avrebbe scosso non solo la città, ma l’intero Paese.

Chi è Marianna del caso Parioli?

Marianna è una delle giovani coinvolte nello scandalo dei Parioli, 14enne all’epoca dei fatti, nel 2013, quando nel quartiere bene di Roma scoppiò un caso sconvolgente di prostituzione minorile. Secondo quanto emerso dall’inchiesta, riportato da Massimo Giletti a Non è l’Arena attraverso il racconto della protagonista, uomini adulti avrebbero pagato due liceali minorenni per avere prestazioni sessuali. Marianna, 8 anni dopo i fatti, nel 2021 ha deciso di parlarne pubblicamente…

Marianna e la sua verità sul caso Parioli

Oggi la vita di Marianna è un’altra. Alle spalle un capitolo drammatico su cui ha deciso di riflettere pubblicamente, anche per essere d’aiuto a chi, tra le giovani, possa trovarsi nella situazione che ha vissuto. “Ci metto la faccia per aiutare ragazze e genitori”, ha dichiarato a Non è l’Arena, svelando di “farsi tenerezza” guardando al ritratto di lei, ancora minorenne, trovatasi nel vortice di una vicenda dai risvolti torbidi e sconvolgenti.

Marianna è finita nel nel giro della prostituzione nel 2013, a 14 anni, nel cuore di Roma all’ombra di una società “bene” che poi sarebbe implosa sui suoi stessi protagonisti. Aveva soltanto 14 anni quando, parlando con i magistrati che la interrogavano sulla genesi di quell’abisso, raccontò di esservi precipitata dopo aver risposto a uno pseudo annuncio di lavoro, insieme a un’amica.

Il bilancio nella sua vita è stato pesantissimo. La madre di Marianna è stata condannata a 6 anni di carcere. Uscita da Rebibbia, ha trovato la figlia ad aspettarla. Con lei la nonna di Marianna, e il mosaico di una famiglia distrutta da ricomporre. Secondo il racconto dell’allora minorenne ai pm, la madre avrebbe accettato i soldi che lei le dava per aiutarla e le avrebbe detto “Basta, non lo fare“, convinta, riferì Marianna agli inquirenti, che quel denaro fosse frutto di spaccio di droga. Una versione che dipinge la donna come ignara delle reali attività della figlia, a cui i magistrati non avrebbero però creduto.

Davanti alle telecamere di Giletti, Marianna ha dichiarato: “Facevo un grande sforzo a prostituirmi, non è facile, non è divertente, non è bello“, e ha ribadito di non averle mai detto niente, lasciandole credere che fosse caduta in un giro di stupefacenti: “Non le ho mai detto niente soltanto perché mi vergognavo. Spacciare era meno grave…“. La giustizia ha avuto una visione opposta. Marianna, oggi, ha realizzato di non aver avuto, al suo fianco, una persona che la fermasse e la aiutasse a uscire da quel limbo prima del precipizio.