Il giudice ha approvato la decisione: Vittoria, figlia di Melania Rea e Salvatore Parolisi non porterà più il cognome del padre.
La decisione è stata approvata dal giudice: la piccola Vittoria, figlia di Melania Rea e Salvatore Parolisi, potrà cambiare il suo cognome da “Parolisi” a quello materno.
La richiesta era stata avanzata dai nonni materni, i quali hanno combattuto per arrivare a questo verdetto: la bambina, ormai undicenne, non avrebbe più dovuto più portare il nome del padre, il quale, al momento, si trova in carcere per scontare la pena relativa all’omicidio della donna. L’ex militare di Frattamaggiore avrebbe dovuto trascorrere ben 30 anni in prigione a Bollate per omicidio e occultamento di cadavere, e in via definitiva, dopo la sentenza in Cassazione, è stato condannato a 20 anni. In seguito, dopo averne scontati 9, nel 2020 ha maturato termini e condizioni per un eventuale accesso a permessi premio.
Il suo puntuale comportamento, infatti, pare stia aiutando Parolisi in carcere: l’uomo sta lavorando lì da centralinista ma sta anche studiando per conseguire la laurea in giurisprudenza. Ciò gli ha consentito di ottenere dei permessi anche molto morbidi, dato che vanno da un’ora a 15 giorni consecutivi per massimo 45 giorni l’anno.
Il caso di Melania Rea
Melania Rea, il cui vero nome era Carmela, scomparve nel 2011 all’età di 29 anni a Colle San Marco, in provincia di Ascoli Piceno. Fu poi ritrovato il corpo senza vita in un bosco di Ripe di Civitella, in provincia di Teramo, a ben 18 chilometri dal luogo della sparizione.
Il corpo presentava numerose ferite di arma da taglio e una siringa conficcata nel petto. Il primo a dare l’allarme fu Salvatore Parolisi, il marito, che poi venne imputato per l’omicidio e condannato in Cassazione per 20 anni di prigione. Ci fu anche l’aggravante della crudeltà a rendere la pena ancora più sostanziosa.