Come gesto di solidarietà all’Ucraina e per dare sostegno economico, nei giorni scorsi ci sono state oltre 61mila case prenotate.
Una raccolta fondi davvero particolare quella lanciata su Airbnb nei giorni scorsi: migliaia di prenotazioni per soggiorni che non verranno mai usati, per poter offrire sostegno economico all’Ucraina. In soli due giorni ci sono state oltre 61mila case prenotate, un gesto di solidarietà che non è passato inosservato.
Airbnb e la raccolta fondi degli utenti
Per sostenere la popolazione con donazioni rapide, è partita una campagna di prenotazione su Airbnb. Si prenotano soggiorni di cui non si usufruirà mai, appartamenti nella capitale e nelle città più piccole, solo per riuscire a far arrivare denaro in Ucraina. Aibrnb ha notato subito la campagna solidale sostenuta dalla comunità e ha deciso di non trattenere alcuna commissione sulle prenotazioni.
L’amministratore delegato Brian Chesky, con un Tweet comunica che in sole 48 ore sono state effettuate 61.406 prenotazioni per un valore di 1,9 milioni di dollari. Questa iniziativa è una delle numerosissime idee solidali, basti pensare alle raccolte fondi internazionali e alle associazioni che in questi giorni anche nel nostro Paese si stanno muovendo per raccogliere beni da inviare alla popolazione.
Airbnb e gli alloggi gratuiti per i profughi
La società si era già mossa negli scorsi giorni a sostegno dell’Ucraina, appena qualche giorno fa, infatti, il 4 marzo, Brian Chesky aveva annunciato la sospensione delle attività in Russia e Bielorussia. Airbnb inoltre si è anche impegnata in prima persona lanciando una campagna di fondi volta a offrire 100mila posti letto ai rifugiati che stanno scappando dall’Ucraina.
In particolare c’è sia la possibilità di accogliere i rifugiati, sia quella di inviare delle donazioni che saranno utilizzate per mettere a disposizione gli alloggi. Maggiori dettagli su questa campagna si possono trovare direttamente sulla pagina dedicata del sito Airbnb.