Carta risparmio spesa 2023: come funziona e cosa fare per ottenerla

Carta risparmio spesa 2023: come funziona e cosa fare per ottenerla

Chi può avere la carta risparmio spesa 2023: i requisiti e le modalità per poter ottenere il bonus una tantum in arrivo.

Nuovo bonus in arrivo per aiutare le famiglie italiane in questo momento di difficoltà economiche e di crisi, ancora figlia dell’innalzamento del costo dell’energia. Il governo Meloni, con la Manovra, ha introdotto la carta risparmio spesa. A partire da luglio, secondo quanto riferito da Il Messaggero, le famiglie con un reddito Isee inferiore ai 15mila euro potranno ottenere questo sostegno da utilizzare per poter alleggerire il costo del carrello della propria spesa. Ma come funziona e in che modo potrà essere ottenuto il nuovo bonus?

Cos’è la carta risparmio spesa e quali sono i requisiti

La carta in questione non è altro che una tessera una tantum del valore di 382,50 euro, da utilizzare esclusivamente per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità e che dovrà essere “attivata” attraverso un pagamento entro il 15 settembre, per non perdere il beneficio.

Se sono inclusi nella misura gli acquisti di beni di prima necessità, ne restano escluse tutte le bevande alcoliche di qualunque tipo, compresi vino e birra. Ma dove potrà essere utilizzata questa carta? Non dappertutto. Sarà possibile sfruttarla sono presso gli esercizi commerciali che aderiranno a una convenzione per il contenimento dei beni acquistabili tramite carta. Verosimilmente, verrà pubblicato un elenco degli esercizi aderenti all’iniziativa nelle prossime settimane.

spesa yogurt vasetti

Non servirà fare richiesta o compilare una domanda per poterla ricevere. L’incarico della distribuzione delle tessere è affidato ai Comuni, che dovranno comunicare direttamente con i diretti interessati. Ma qual è la platea cui si rivolge questa misura? Ovviamente non tutte le famiglie italiane potranno beneficiarne. Il primo requisito, fondamentale, è l’Isee, che non deve essere superiore ai 15mila euro. Una volta effettuata la scrematura, su indicazione dell’Inps, il Comune avvertirà il beneficiario che potrà ritirare la propria tessera direttamente negli uffici postali.

Ma come verranno calcolate le carte che il governo invierà ai singoli comuni? Attraverso questo calcolo: verrà data a ogni Comune una quota pari al 50% del numero totale di carte, ripartita in proporzione alla popolazione residente, e una quota pari al restante 50% sarà distribuita in base alla differenza tra il valore reddito pro capite medio del Comune e il valore a livello nazionale.

Bonus spesa: categorie escluse e priorità

Sono automaticamente escluse dal calcolo per questo bonus, ovviamente, tutte le famiglie che possono vantare un reddito superiore ai 15mila euro. Non possono però beneficiare della carta nemmeno i nuclei familiari in cui ci sia almeno un percettore di reddito di cittadinanza o di altre misure di sostegno, compresa la Naspi, la Discoll, l’indennità di mobilità, il reddito di inclusione, i fondi di solidarietà o la Cassa integrazione guadagni.

La priorità verrà data seguendo una serie di requisiti. In primis il reddito Isee, con la distribuzione che andrà a scalare, partendo dai redditi più bassi fino ad arrivare alla soglia limite. Ma avranno priorità nella consegna anche le famiglie con almeno tre componenti, di cui uno minore di 14 anni. Seguiranno le famiglie con almeno tre componenti di cui uno ancora minorenne. Infine, potranno godere di priorità anche gli altri nuclei con almeno tre persone, a prescindere dalla loro età.