Come si calcola la data di Carnevale? E’ semplicissimo, basta imparare una piccola formula e non si avranno più dubbi.
Carnevale non cade ogni anno negli stessi giorni, motivo per cui si fa spesso confusione. Bene o male, il periodo è sempre lo stesso – tra febbraio e marzo – ma il martedì e il giovedì grasso cambiano di anno in anno. Vediamo come si calcola.
Carnevale: come si calcola? Ecco la formula
Dopo le festività di Natale si vive una specie di stasi, che termina con l’arrivo del Carnevale. Il periodo più pazzo dell’anno, da alcuni amato e da altri odiato, non cade mai negli stessi giorni. E’ per questo che spesso si fa confusione. Eppure, basta imparare un piccola formula e non si faranno più errori. Come si calcola il Carnevale? Semplice: partendo dal giorno di Pasqua, sottraete sei settimane. Le prime cinque sono di Quaresima – che dura 40 giorni – e la sesta è Carnevale.
In parole ancora più semplici, si calcola sottraendo 40 giorni alla Pasqua. Nel 2024, ad esempio, Pasqua cade il 31 marzo. Pertanto, il giovedì grasso – giorno che dà inizio al periodo carnascialesco – è l’8 febbraio, mentre il martedì grasso è il 13 febbraio. Ergo: il 14 febbraio – San Valentino per gli innamorati – è il mercoledì delle Ceneri, che dà inizio alla Quaresima.
Carnevale: come si calcola quello Ambrosiano?
Dopo aver visto come si calcola il Carnevale, una piccola precisazione su quello Ambrosiano è d’obbligo. Mentre in tutta Italia il periodo carnascialesco finisce il martedì grasso, nella diocesi di Milano i festeggiamenti durano qualche giorno in più.
Nello specifico, vanno avanti fino al sabato che precede la prima domenica di Quaresima. Nel 2024, quindi, l’Ambrosiano termina il 17 febbraio. In ogni modo, la data d’inizio resta la stessa. E’ bene sottolineare che, in diverse città italiane, il Carnevale inizia ogni anno il giorno di Sant’Antonio, ossia il 17 gennaio.