Uno dei più antichi e significativi rituali pagani ancora vivi in Italia
Il Carnevale 2017 di Satriano in Lucania fa rivivere ogni anno le antichissime maschere che rappresentano la storia e le vicissitudini delle popolazioni lucane.
Orso, Rumita, Quaresima
La figura più conosciuta del Carnevale di Satriano è certamente il Rumita (o eremita). Coperto da capo a piedi di edere e di altri vegetali, tanto da essere irriconoscibile, il Rumita esce dal folto del bosco che circonda il centro abitato e si muove di casa in casa, bussando alle porte con il proprio bastone, sul quale è fissato un ramo di agrifoglio. Quando gli abitanti della casa sentono “strusciare” l’agrifoglio, accolgono il silenzioso viandante offrendogli generi alimentari (soprattutto in passato) o qualche moneta. La maschera del Rumita, oltre a rappresentare un antichissimo e saldo legame con la natura selvaggia, in tempi più moderni è divenuto simbolo di tutti quei lucani che, pur ridotti in estrema povertà, non intendono lasciare la propria terra.
L’Orso, una maschera coperta di pelli di animale, con il volto completamente nascosto da un cappuccio e molti campanacci era un tempo rappresentazione del dominio straniero in terra Lucana. Oggi è passato ad essere immagine di quei migranti che, trovando il coraggio di lasciare la Lucania, tornano al proprio paese arricchiti. Oggi gli orsi girano per il paese in gruppi piuttosto numerosi controllati da un Cacciatore che impedisce loro di “aggredire” la folla.
Terza e ultima maschera allegorica è quella della Quaresima. Unica figura femminile delle maschere di Satriano, rappresenta la fatica e la miseria del vivere quotidiano, l’ineluttabilità di un ciclo (delle stagioni, della nascita e morte) dal quale non è possibile evadere. La Quaresima è abbigliata completamente di nero e porta sulla testa un cesto con dentro una bambola che rappresenta il figlio di Carnevale.
Il Carnevale 2017 di Satriano di Lucania
Dal 2014 in avanti il Carnevale di Satriano ha acquisito un’identità militante, poiché ha impegnato moltissime forze per trasformare gli eventi legati al carnevale in un pretesto per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti delle problematiche ambientali legate al territorio. I carri che parteciperanno alle sfilate di Satriano ad esempio non sono a motore, per limitare il consumo di carburanti, e durante i festeggiamenti non vengono utilizzati piatti e posate di plastica (che non possono essere riciclati).
I Rumiti saranno ben 131, simbolicamente uno per ogni paese della Basilicata, e tutti assieme si muoveranno dal bosco in occasione del’evento “La Foresta che Cammina”.
Tutte le informazioni sulla manifestazioni e il dettaglio del programma del carnevale possono essere reperite sul sito del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano.