“Quel giorno dissi basta”: Carlo Conti e il suggerimento di Antonella Clerici

“Quel giorno dissi basta”: Carlo Conti e il suggerimento di Antonella Clerici

Interessante confessione di Carlo Conti sulla sua vita privata e il matrimonio con sua moglie legato ad un consiglio di Antonella Clerici.

Sono già arrivate le primissime “polemiche” sulla prossima trasmissione che lo vedrà protagonista ‘Ne vedremo delle belle’. Stiamo parlando di Carlo Conti che in queste ore ha rilasciato una curiosa intervista a Repubblica nella quale ha avuto modo di raccontare le proprie emozioni post Sanremo 2025 ma anche dei retroscena privati legati alle sue nozze e all’amicizia con Antonella Clerici.

Carlo Conti e Sanremo 2025

Durante l’intervista a Repubblica, Carlo Conti si è prima di tutto soffermato sulla recente esperienza sanremese. In particolare, il conduttore ha spiegato che, di solito, non si rivede dopo aver condotto le trasmissioni ma che, in questo caso, gli sia capitato spesso di incappare in qualche filmato social relativo all’evento e, quindi, di aver avuto modo di apprezzare alcune cose.

Carlo Conti all’esordio del Festival di Sanremo 2025 – www.donnaglamour.it

“Non mi rivedo mai. Ma ho trovato su Instagram diverse cose che mi hanno fatto molto ridere. Scherzavano sulla velocità. Non è che ho messo il turbo, è il mio ritmo, ma all’Ariston faceva più effetto”, ha detto il presentatore. Sul momento più complicato, invece: “In conferenza stampa, quando hanno messo in dubbio il messaggio del Papa: come si può arrivare a pensare che l’avesse fatto per Tale e quale?”.

Il retroscena sulle nozze e il consiglio di Antonella Clerici

Passaggi interessanti anche sulla sua vita privata. In particolare sulla proposta di matrimonio fatta a sua moglie, Francesca Vaccaro, arrivata dipo il suggerimento della sua cara amica, Antonella Clerici, che gli disse di “andare con l’anello”. “Quel giorno ho detto basta alla vecchia vita”, ha dichiarato Conti. “Lo so che s’invaghivano di me perché facevo spettacolo, mica per altro. Guardi, ho capito come funzionava quando ho iniziato a mettere i dischi nei locali […]”.