Carla Gozzi e il suo team stanno sviluppando un nuovo progetto: ridare una seconda vita ad abiti appartenenti ad epoche passate con abbinamenti nuovi.
Spesso ci troviamo a fare grandi pulizie nel nostro guardaroba. È un vero peccato sbarazzarsi di alcuni pezzi. Perché, si sa, che le mode ritornano sempre, riportando allo splendore massimo stili del passato che si pensava fossero superati e chissà, forse proprio la gonna a campana che abbiamo buttato avrebbe potuto avere una seconda vita. C’è però chi riesce a dare una seconda possibilità a questi abiti destinati al calderone dei “mai più indossati” chi? Carla Gozzi e il suo team naturalmente!
Il cuore del nuovo progetto del Carla Gozzi Atelier e del suo team è regalare una seconda vita ad abiti appartenenti ad usati, o di epoche passate, con il progetto Second Chance.
Come avviene la ricerca degli abiti?
La stylist più famosa d’italia, Carla Gozzi,è pronta ad andare alla ricerca di accessori e abiti appartenuti ad una fascia temporale compresa tra gli anni ’40 e gli anni ’90, siano essi provenienti da collezioni vintage private o guardaroba personali. La missione? Dare un taglio contemporaneo a tali abiti, con minime trasformazioni.
Le regole per questa ricerca sono semplici: gli abiti non devono essere rovinati e presentarsi integri. Una volta trovati verranno passati sotto la lente d’ingrandimento di Samuel e Stefano, i fratelli Broche, i proprietari di una boutique vintage di Bologna. I due, infatti, da anni si occupano di selezionare personalmente abiti derivanti da guardaroba privati curandosi anche di scoprire il loro passato.
La magia: dare una ‘Second chance’ ai vecchi
Una volta scelti gli abiti, il loro restyling avviene seguendo le attuali tendenze e gli stili più richiesti del momento. Apportando piccole modifiche vengono resi attuali a seconda delle esigenze del momento.
Ovviamente ogni singolo accessorio o abito viene igienizzato una volta terminato il restauro ed è dunque pronto per essere utilizzato una seconda volta!
Un particolare divertente del progetto è che ogni pezzo avrà ad accompagnarlo una sorta di carta d’identità in modo tale che l’acquirente possa conoscere tutte le peculiarità dell’abito acquistato. Vengono ad esempio riportate: le lavorazioni eseguite, l’origine e la storia dell’abito.
In allegato ci saranno anche alcune foto che mostrano com’era in origine l’abito.Insomma, basta buttare i vecchi abiti, ci pensa Carla Gozzi!
Fonte foto: https://www.instagram.com/carlagozzi/?hl=it