Il regista Carl Erik Rinsch è stato arrestato per truffa e riciclaggio: ha sottratto milioni di dollari a Netflix.
Tutti possono essere truffati, anche colossi multimilionari come Netflix, ed è ciò che è successo con Carl Erik Rinsch, noto regista dietro il film 47 Ronin.
Il regista è stato arrestato a Los Angeles con l’accusa di frode telematica e riciclaggio di denaro. Ma scopriamo nel dettaglio che cosa ha fatto.
Netflix truffata: Carl Erik Rinsch intasca i soldi senza realizzare la serie
Netflix aveva finanziato il suo progetto White Horse, una serie che avrebbe dovuto vedere la luce grazie a un investimento complessivo di 55 milioni di dollari. Tuttavia, la serie non è mai stata completata e, secondo l’accusa, il regista avrebbe usato i fondi ricevuti per spese personali e investimenti fallimentari.

Le indagini hanno rivelato che Rinsch avrebbe sottratto circa 10 milioni di dollari destinati alla produzione, e li ha utilizzati per acquistare beni di lusso e fare speculazioni finanziarie. Tra le spese più rilevanti risultano: 1,8 milioni di dollari in pagamenti con carte di credito, 1 milione di dollari per avvocati contro Netflix, 3,7 milioni di dollari in mobili e antiquariato, 2,4 milioni di dollari per cinque Rolls-Royce e una Ferrari, centinaia di migliaia di dollari in orologi e abbigliamento.
Ma oltre agli acquisti sfarzosi, Rinsch ha anche investito una parte dei fondi nelle criptovalute, sperando in guadagni esponenziali che però non si sono mai concretizzati.
Le accuse e il futuro del regista
Il colosso dello streaming, una volta accortosi dell’anomalia nei conti, ha avviato un’azione legale per recuperare i fondi, mentre l’FBI ha indagato sulle operazioni sospette legate al regista. Ora, Carl Erik Rinsch deve rispondere di gravi accuse e, se giudicato colpevole, rischia una pesante condanna.
Attualmente, Rinsch è stato rilasciato su cauzione in attesa del processo. Ora non ci resta che attendere per scoprire i prossimi sviluppi della surreale vicenda.