Assalto a Capitol Hill: il giornalista Antonio Di Bella aggredito in diretta

Assalto a Capitol Hill: il giornalista Antonio Di Bella aggredito in diretta

Il giornalista Rai Antonio Di Bella è stato costretto a interrompere il collegamento da Capitol Hill dopo che un manifestate pro-Trump lo ha aggredito.

Nella notte del 6 gennaio alcuni manifestati pro-Trump si sono introdotti al palazzo del Congresso Usa dove le due camere erano intente a ratificare la vittoria elettorale di Joe Biden. Il giornalista di Rai News Antonio Di Bella era in collegamento sul posto, ma è stato costretto a chiudere il servizio perché un manifestante lo ha aggredito. “Andatevene via, questa è casa nostra, le vostre sono solo fake news”, ha urlato l’uomo contro il giornalista e la troupe.

Antonio Di Bella aggredito a Capitol Hill

Le immagini del cruento assalto a Capitol Hill avvenuto nella serata del 6 gennaio hanno rapidamente fatto il giro del mondo tra lo sgomento generale. Il giornalista italiano Antonio Di Bella è stato addirittura costretto a interrompere il suo collegamento con Rai News dopo che un manifestante lo ha aggredito verbalmente intimando a lui e alla sua troupe di lasciare il posto. Il giornalista ha cercato di mantenere la calma ma ha deciso di chiudere il suo intervento, lasciando intendere il forte clima di tensione nei pressi del luogo dell’assalto.

Sede congresso Usa Washington DC

Durante gli scontri 4 persone sono rimaste uccise mentre i feriti sarebbero stati 13 feriti e 52 gli arresti (destinati a salire nelle prossime ore). Stando a quanto riporta l’Huffington Post le forze dell’ordine hanno rinvenuto ordigni esplosivi davanti al quartier generale del Democratic National Convention mentre un auto contenente molotov e armi sarebbe stata individuata vicino al palazzo del Congresso.

I social contro Trump

Dopo l’assalto i principali social network hanno bloccato i canali di Donald Trump che a seguito dei fatti ha postato un video in cui chiedeva ai manifestanti di tornare a casa e ribadiva la sua accusa di brogli elettorali. “Capisco il vostro dolore, so che state male, abbiamo avuto un’elezione che ci è stata rubata. Tutti lo sanno, soprattutto l’altra parte, ma ora dovete andare a casa”, avrebbe affermato nel video rimosso dalle principali piattaforme social. Non è la prima volta che Trump viene censurato dai social e anche in questo caso le sue immagini sarebbero state rimosse perché “inciterebbero alla violenza”.