Cani in condominio: cosa prevede la legge e quali sono le regole da rispettare

Cani in condominio: cosa prevede la legge e quali sono le regole da rispettare

La vita dei cani in condominio è fatta di regole e leggi da conoscere e rispettare. Scopriamo insieme quali sono le più importanti.

Chi vive con dei cani in condominio, sa bene come per la quieta convivenza sia importante sottostare a determinate regole che vanno da quelle più che normali di buona condotta a quelle espressamente necessarie per il quieto vivere. Ecco quindi come funziona il regolamento condominiale per cani e quali sono le parti alle quali è importante adeguarsi.

Cani in condominio: la nuova legge che offre l’accesso a tutti

Dal 2012 è stata emanata una nuova legge che impedisce ai condomini di vietare l’ingresso ai cani. Ciò, infatti, comporterebbe una limitazione nella libertà.

cane

Un’unica eccezione è data per chi vive in affitto, in quanto il proprietario di casa può espressamente richiedere che nell’appartamento non vengano introdotti animali. Cosa che ha valore solo se tale richiesta è presente nel contratto d’affitto.
Per tutti gli altri casi, i cani d’appartamento ma anche quelli più grandi, hanno libero accesso in casa ma, a seconda del regolamento condominiale sugli animali, potrebbero non averne in ascensore o in altri luoghi comuni. Per i cani in condominio, la legge 2017 sancisce infatti che se il regolamento lo impone, le zone comuni possono essere precluse agli animali domestici.

Detto ciò, ovviamente, la legge sui cani in condominio deve essere rispettata anche per quelle che sono le così dette regole invisibili, ovvero quelle sottintese per il quieto vivere.

Cani che abbaiano in condominio: cosa fare

Quando si vive in un condominio, uno dei problemi più grandi relativi alla presenza del peloso è quello del suo abbaiare. Sebbene la legge sottintenda che il cane ha il diritto di comunicare e che, ovviamente, non può sapere quali sono gli orari in cui è vietato produrre rumore, è infatti importante limitarlo nelle ore notturne o quelle normalmente indicate per il riposo.
Ovviamente i vicini dovrebbero portare un minimo di pazienza (come si fa per i neonati che piangono). Ciò nonostante, se l’abbaiare diventasse continuo e fortemente disturbante, ci sarebbero gli estremi per chiedere l’allontanamento del cane. Azione che può essere portata avanti solo dopo aver messo a punto diversi tentativi. Tra questi ci sono la comunicazione tra le parti coinvolte ed in casi estremanente gravi e, pertanto, considerati davvero impossibili da sopportare.

Anche l’igiene è molto importante, in quanto odori troppo forti e obiettivamente oltre il limite della sopportazione potrebbero essere vissuti in modo negativo.
Inoltre, sempre per legge, se il cane può muoversi nelle zone comuni, dovrà farlo sempre con guinzaglio corto e possibilmente con museruola.
Si tratta di regole che il più delle volte sono davvero semplici da rispettare e che possono così garantire il quieto vivere tra vicini. E, cosa non meno importante, una maggior serenità per il cane stesso.