Cani e gatti brachicefali: ecco perché se volete bene agli animali non dovresti mai acquistarli

Cani e gatti brachicefali: ecco perché se volete bene agli animali non dovresti mai acquistarli

Avete intenzione di acquistare cani o gatti brachicefali? Vediamo perché se volete bene agli animali non dovresti mai comprare queste razze.

Se state pensando di acquistare cani o gatti brachicefali siete ancora in tempo per non commettere un grande errore. Le associazioni animaliste hanno lanciato da tempo un appello per fermare la compravendita di animali di questo tipo: ecco perché.

Cani e gatti brachicefali: ecco perché non dovresti mai acquistarli

Da qualche anno, complice anche lo sfoggio che ne fanno i Vip sui social, i cani e i gatti brachicefali sono aumentati a dismisura. Il loro musetto schiacciato li rende adorabili, ma quanti vogliono davvero bene agli animali non dovrebbero mai acquistarli. Tralasciando il fatto che i pelosi non andrebbero mai comprati, visto che i canili e i gattili traboccano di anime pie che chiedono solo di essere amati, c’è un altro motivo per cui la vendita delle specie brachicefale dovrebbe essere bloccata. Al giorno d’oggi, allevatori senza scrupoli hanno esasperato al massimo le loro caratteristiche principali – muso schiacciato, naso piccolo e proporzioni del cranio – per fini puramente estetici.

Così facendo, non hanno fatto altro che compromettere ulteriormente le loro già precarie condizioni fisiche. Cani e gatti brachicefali, infatti, vivono in perenne difficoltà respiratoria e, quasi sempre, hanno una vita più breve rispetto agli altri ‘fratelli’ pelosi. Per intenderci, appartengono a questa categoria razze canine come: Carlini, Bulldog Inglese e Francese, Cavalier King, Shih Tzu, Boxer, Boston Terrier e Staffordshire Bull Terrier. Per i gatti, invece, abbiamo: Persiano, Himalayano, Exotic Shorthair, Scottish Fold e British Shorthair per i gatti.

Cani e gatti brachicefali: le associazioni animaliste dicono stop alla compravendita

Tanti i problemi di salute dei cani e dei gatti brachicefali, come: sindrome respiratoria che causa facile stanchezza, metabolismo scorretto, colpi di calore e svenimenti in estate, cuore debole, naso con dermatiti e lacrimazione agli occhi. Sara Turetta, Fondatrice e Presidente dell’associazione Save the Dogs, ha dichiarato a Vanity Fair:”Purtroppo queste razze di cani e gatti sono sempre più di moda, anche a causa di influencer e personaggi noti dello spettacolo che li mostrano sui propri social. La Baos, la sindrome respiratoria di cui soffrono, è una malattia gravissima che in alcuni casi richiede un intervento di chirurgia plastica per consentire all’animale di sopravvivere, intervento che molte famiglia non si possono permettere. Il risultato è che molti di questi cani vengono abbandonati nei rifugi o vengono soppressi dai veterinari. Per le razze brachicefale noi parliamo di ‘maltrattamento genetico’ perché si tratta di una manipolazione dei geni talmente estrema tanto da incidere sul benessere di questi animali“.

Le associazioni animaliste, quindi, chiedono di non acquistare più cani e gatti di queste razze. Soltanto così si fermerà un commercio che non causa altro che grandi sofferenze agli amici a quattro zampe. E’ bene sottolineare che in altri Paesi, come l’Olanda e la Norvegia, la vendita di alcune di queste razze è già stata vietata.