Si sente spesso parlare dei cani antidroga. Ciò nonostante in pochi conoscono davvero il lavoro che svolgono e come vengono addestrati per muoversi correttamente. Ecco cosa c’è da sapere.
Quello dei canti antidroga è un lavoro estremamente importante. Grazie al loro potente olfatto vengono infatti istruiti a riconoscere e segnalare la presenza di droga fornendo così un contributo utilissimo per la società.
Ovviamente, un cane antidroga deve avere delle caratteristiche particolari e ricevere un addestramento appropriato. In questo modo diventano infatti in grado di riconoscere i vari tipi di droga e di capire quando e quale segnalare.
Come funziona l’addestramento dei cani antidroga
Per i cani antidroga, l’addestramento è un passaggio inevitabile e molto importante.
I corsi preposti a questo “lavoro” sono infatti tenuti da professionisti e possono durare anche dei mesi. Mesi nei quali, tra le altre cose, si tengono test specifici e volti a verificare le capacità fisiche, intellettive e, ovviamente, olfattive, dei vari cani.
Di base, infatti, ogni cane può diventare in grado di fiutare droghe come esplosivi o altro. Per far si che ciò si verifichi è però molto importante che la sua istruzione avvenga nel modo più preciso possibile e che, al contempo, il cane si riveli paziente e desideroso di imparare.
Cani antidroga: le razze più idonee
Come già accennato, per diventare cani da fiuto non serve appartenere a razze precise. Anche dei meticci possono diventarlo e tutto dipende dal carattere e dalle capacità olfattive. Nel caso specifico dei cani antidroga, però, capita spesso che i corsi partano per diventare cani poliziotto e che la parte sulla droga sia solo una sorta di specializzazione. In tal caso, quindi, ci sono razze che è più facile trovare rispetto ad altre. Tra le più note ci sono il Pastore tedesco, il Labrador Retriever, il Beagle, il cane Pastore olandese, etc…
È inoltre importante sapere che a differenza di ciò che si pensa comunemente, per diventare cani antidroga non serve ingerire alcuna droga. L’idea che i cani ne siano dipendenti per poter svolgere al meglio il loro lavoro di ricerca è quindi errato. Le loro capacità sono solo frutto di potenzialità innate e messe a punto grazie all’addestramento ricevuto.