Can Yaman finisce nel mirino di Selvaggia Lucarelli che solleva dubbi sulla trasparenza dell’onlus dell’attore.
Dopo lo scandalo del pandoro Balocco e altre indagini che hanno portato a galla dei veri scandali, Selvaggia Lucarelli torna all’attacco e, stavolta, nel suo mirino ci finisce Can Yaman. Il famoso attore turco ha fondato una onlus chiamata Can Yaman for Children, un’associazione benefica nata per offrire un sostegno a bambini e adolescenti.
Ma secondo la Lucarelli c’è qualcosa che non torna, e perciò ha voluto scavare a fondo per scoprire tutti i segreti nascosti. Scopriamo che cosa ha rivelato.
Il mistero del cachet di Can Yaman svelato da Selvaggia Lucarelli
Non è la prima volta che la Lucarelli parla dell’associazione benefica di Can Yaman, ma stavolta ha sollevato nuovi dubbi relativi agli esorbitanti cachet percepiti dall’attore.
In un articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano, la giornalista ha sollevato preoccupazioni riguardo ai compensi ricevuti dall’attore per la sua partecipazione ad eventi legati alla beneficenza, in particolare durante il suo tour “Break the Wall”, iniziato nel 2023.
L’iniziativa aveva l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’ansia e del disagio tra i giovani, ma la questione del cachet di Yaman ha suscitato più di un interrogativo.
I dubbi sulla gestione dei fondi
Secondo quanto riportato, alcuni organizzatori di eventi in cui Can Yaman è stato protagonista hanno confermato che l’attore avrebbe ricevuto somme ingenti, in alcuni casi pari a 25.000 euro, per le sue comparsate in discoteche e hotel.
Ma la domanda che Lucarelli pone riguarda l’utilizzo dei fondi destinati all’associazione. Sebbene il presidente della Onlus, Francesco Cirulli, sostenga che le donazioni siano state variabili tra i 3.000 e i 5.000 euro, il caso ha sollevato preoccupazioni. La domanda rimane: perché una parte così significativa del denaro finisce nelle tasche di Yaman?
Diversi testimoni, tra cui i gestori di alcuni locali, hanno confermato il pagamento di un cachet all’attore per la sua partecipazione agli eventi. Ad esempio, Edoardo Ascani, gestore del locale “Brahma” di Civitanova Marche, ha rivelato che a Yaman sarebbe stato corrisposto circa 25.000 euro per la sua presenza.
Allo stesso modo, il direttore dell’hotel Best Western Premier di Treviso ha confermato un compenso simile per la comparsata di Yaman, anche se parte dei ricavi sono stati devoluti in beneficenza.