Il bosco verticale di Milano è uno dei grattacieli più esclusivi della città ma è anche stato dichiarato l’edificio più bello del mondo
Il Bosco verticale di Milano è stato progettato dall’architetto Stefano Boeri ed è stato premiato come il più grattacielo più bello e innovativo al mondo: l’ingresso accoglie gli ospiti in un atrio con pareti di vetro che si affacciano sul verde, una vigilanza interna 24 ore su 24 con guardie armate mantiene la sicurezza dello stabile, una sala comune accoglie le feste e un team di giardinieri volanti scala ogni giorno le pareti esterne per curare i 780 alberi di 60 specie diverse cresciuti sui balconi degli appartamenti. 110 alloggi totali di cui solo il 12% è ancora vuoto: i prezzi partono da circa 8 mila euro e arrivano fino a 15 mila euro al metro quadrato.
Chi abita all’interno del Bosco Verticale?
Il Corriere della Sera, in un articolo a firma di Elisabetta Andreis, ha voluto scoprire chi sono quei pochi che vivono nel Bosco Verticale di Milano.
Tra i calciatori spunta il nome di Ivan Perisic, attaccante croato, e insieme a lui vive anche un altro noto calciatore nerazzurro, Felipe Melo.
Non solo sportivi ma anche personaggi del mondo della musica infatti ha comprato un appartamento nel Bosco Verticale anche Lorenzo Carvalho, famoso rapper brasilianoche sembra abbia ospitato nella sua casa in Portogallo l’ex re dei paparazzi Fabrizio Corona durante la latitanza.
Nel Bosco Verticale vivono anche il dirigente di Allianz Carsten Quitter, gli stilisti Diego Dolcini o Gaia Trussardi e la newyorchese Susy Scott, che vende capi di moda.
Al quattordicesimo piano ha una appartamento Simona Pizzi, agente di commercio e appassionata d’arte, che è stata tra le prime ad aver acquistato un lotto.
Nessuno l’avrebbe mai pensato ma sembra all’interno del Bosco verticale che ci viva anche una casalinga a tempo pieno di nome Pinin Barbieri Ripamonti.
Le due torri che compongono Il Bosco Verticale svettano nel quartiere di Porta Nuova, assieme ad altri grattacieli (tra cui quello di Unicredit) che hanno ridisegnato lo skyline del capoluogo lombardo dando un’impronta futuristica a una zona prima degradata.
L’atmosfera che si respira all’interno dell’esclusivo condominio è internazionale: in ascensore, spiegano gli inquilini, si incrociano cinesi, russi e arabi.