Pensioni, bonus tredicesima 2023: requisiti, somma e data di accredito

Pensioni, bonus tredicesima 2023: requisiti, somma e data di accredito

Buone notizie sul versante delle pensioni: è in arrivo il bonus tredicesima 2023. Vediamo a chi spetta e come funziona.

Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, si inizia a parlare di tredicesima, anche per quel che riguarda le pensioni. Il relativo bonus 2023 è destinato ad una platea piuttosto ristretta di pensionati e rappresenta un palliativo, ma è comunque un piccolo aiuto. Vediamo come funziona l’incentivo, a chi spetta e a quanto ammonta.

Pensioni, bonus tredicesima 2023: a chi spetta il contributo?

Il bonus tredicesima 2023 spetta ai titolari di tutte le pensioni che vengono erogate dall’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps), ad eccezione di: trattamenti assistenziali (pensioni e assegni sociali, prestazioni agli invalidi civili), pensioni dipendenti enti creditizi, dirigenti d’azienda e contributi non aventi natura pensionistica. Per poter accedere a questo incentivo è necessario non aver ricevuto più di 7.327,32 euro lordi nell’anno 2023.

Pertanto, il bonus tredicesima 2023 è destinato soltanto a coloro che prendono la pensione minima, pari a poco più di 600 euro al mese. La somma in più, riconosciuta ai sensi del comma 7 dell’articolo 70 della legge 388 del 23 dicembre 2020, è pari a 154,94 euro. Il contributo supplementare verrà corrisposto senza il bisogno di fare domanda a chi percepisce una o più pensioni con un importo complessivo non superiore al trattamento minimo.

Bonus tredicesima 2023: quando viene erogato?

Il bonus tredicesima 2023, anche se ad essere onesti sembra più un palliativo che altro, verrà erogato in automatico agli aventi diritto entro il mese di dicembre. Coloro che hanno un reddito superiore 7.327,32 euro ma inferiore a 7.482,26 euro percepiranno un importo parziale. Per la somma reddituale, laddove il pensionato viva con il coniuge o un’altra persona, la soglia da non superare per ottenere l’incentivo, seppur minimo, è pari a 10.990,98 euro e tre volte il trattamento base, ossia 21.981,96 euro. Se un cittadino pensa comunque di averne diritto può fare domanda al servizio online con le proprie credenziali, chiedendo la ricostituzione della pensione.