Bonus fotovoltaico: come funziona e quando è possibile richiederlo

Bonus fotovoltaico: come funziona e quando è possibile richiederlo

Il Bonus fotovoltaico è rivolto a coloro che intendono installare un impianto sul tetto della propria residenza. Ecco come funziona.

Tra le scelte ecologiche ed in grado di produrre energia pulita ci sono gli impianti fotovoltaici. Utili anche per risparmiare sull’energia che si consuma.
Questi, a loro volta, devono però essere installati con spese che spesso si fa fatica ad ammortizzare. Per questo motivo, e per incentivarne l’installazione è arrivato il Bonus fotovoltaico del quale si può usufruire grazie a due bonus già esistenti che sono quello per la ristrutturazione ed il superbonus 110%.

Come funzionano i bonus che consentono di risparmiare sul fotovoltaico

Come già anticipato, le modalità per risparmiare sul fotovoltaico sono due.

fotovoltaico

La prima è quella legata al bonus ristrutturazione che rientra nei bonus casa e che consente di recuperare le spese in 10 anni e al 50% della spesa effettiva. Le agevolazioni, in questo caso, comprendono sia le forniture che le spese di installazione a cui si aggiungono anche i costi di progettazione, perizie, sopralluoghi e mano d’opera. Il tutto con un iva agevolata al 10% e per un massimo di 96mila euro per abitazione.

La seconda opzione è invece quella legata ai superbonus 110% ai quali, però, si potrà accedere solo abbinando all’installazione di un eventuale impianto fotovoltaico anche altri lavori volti a migliorare l’efficienza energetica. Si tratta, quindi, di un progetto a cui si può accedere solo secondariamente e se si hanno lavori principali sui quali inserire il fotovoltaico.

In tal caso la detrazione sarà del 110% e si potrà richiedere solo dimostrando di aver completato almeno il 30% dei lavori entro la fine di Giugno 2022.

L’importanza delle batterie d’accumulo

Un aspetto che non viene spesso considerato quando si parla di impianti fotovoltaici è quello legato al consumo delle batterie. Queste sono infatti indispensabili per immagazzinare l’energia elettrica in più.

Senza un accumulatore, infatti, il rischio è quello di perdere almeno il 70% di energia. Energia che, invece, potrebbe tornare utile nelle giornate particolarmente buie, in cui il sistema da solo non riuscirebbe a sopperire la mancanza di energia. Un aspetto che va sicuramente preso in considerazione per operare una scelta corretta ed in grado di far risparmiare cifre importanti nel corso del tempo.