Bonus centri estivi 2022, di cosa si tratta e come usufruirne

Bonus centri estivi 2022, di cosa si tratta e come usufruirne

Molte regioni italiane hanno dato il via al bonus centri estivi 2022. Scopriamo di cosa si tratta e come funzionano.

Quest’anno, a differenza del precedente, nell’assegno unico non sono rientrati il bonus baby sitting o quello relativo ai centri estivi e questo sebbene i settori trattati non manchino.

Un problema che si rivela comunque importante per molte famiglie e che le regioni hanno quindi deciso di tamponare mettendo a punto soluzioni in grado di aiutare molte di loro a gestire le attività estive dei ragazzi. È nato così il bonus centri estivi 2022. Un contributo erogato dalle regioni per le famiglie italiane e del quale si potrà usufruirne dopo averne fatto richiesta.

Come funziona il bonus centri estivi 2022

In assenza della voce baby sitting e centri estivi all’interno dell’assegno unico familiare, le regioni hanno deciso di attivarsi autonomamente. E lo hanno fatto fornendo uno strumento di sostegno per tante famiglie.

bambini giocano a pallone

Tra le tante, sono già state confermate l’Emilia Romagna che con uno speciale fondo europeo ha disposto 6 milioni di euro da erogare in bonus rette.

Anche il comune d’Aosta ha avviato un progetto, presentato già nel mese di Marzo e comprensivo anche di alcuni voucher. Tra le tante regioni, anche il Piemonte si è già messo in moto con l’iniziativa “Estate Ragazzi”. Iniziativa che prevede delle tariffe agevolate per chi ha gli estremi per farne richiesta.

Come usufruire del bonus centri estivi 2022

Entro il 30 Giugno 2022, sarà reso pubblico presso le regioni e i comuni d’Italia quali sono i centri estivi sia pubblici che privati che aderiranno al progetto.
Per potervi aderire, le famiglie dovranno presentare l’Isee del 2022 o in alternativa quella del 2021.

Il tetto massimo entro il quale si potrà aderire è quello di 28mila euro. Per quanto riguarda i bonus, invece, questi saranno disponibili con modalità diverse che variano da regione a regione. In linea generale riguarderanno le famiglie che hanno figli che vanno dai 3 ai 13 anni e fino ai 17 se con disabilità certificata. Il contributo massimo sarà invece di 336 euro a figlio e sarà legato all’Isee presentato da ogni famiglia.