Bonus bollette 600 euro 2022, novità: fissata la data ultima per richiederlo

Bonus bollette 600 euro 2022, novità: fissata la data ultima per richiederlo

Il bonus bollette 600 euro, a meno che il Governo Meloni decida di prolungarlo, sarà valido fino ai primi giorni di gennaio 2023: le novità.

Come aveva deciso l’ex premier Mario Draghi, il bonus bollette 600 euro sarà valido per tutto il 2022. L’incentivo, a meno che il Governo Meloni decida di prolungarlo, scadrà nei primi giorni di gennaio del 2023. Vediamo quali sono le novità, compresa la data ultima per richiederlo.

Bonus bollette 600 euro 2022: tutte le novità

L’Agenzia delle Entrate ha emanato una circolare in cui spiega nel dettaglio tutte le novità sul bonus bollette 600 euro. Innanzitutto, come aveva stabilito l’ex premier Mario Draghi, l’incentivo sarà valido per tutto il 2023. La data ultima per richiederlo, a meno che il Governo Meloni decida di prolungarlo, è fissata per il 12 gennaio 2023. Si tratta sempre di un “fringe benefit“, ovvero una somma di denaro che può essere richiesta solo dalle aziende per i propri dipendenti. Le imprese, è bene sottolinearlo, non sono obbligate ad aderire all’incentivo.

Coloro che ricevono il bonus bollette 600 euro non devono preoccuparsi di pagarci le tasse, visto che non rientra nel reddito imponibile. L’azienda che lo eroga, però, può dedurre le somme dal proprio reddito. A poter utilizzare il beneficio sono soltanto le imprese del settore privato, che lo distribuiranno ai dipendenti per il pagamento delle utenze del “servizio idrico, del gas naturale e dell’energia elettrica“. Sono inclusi “immobili a uso abitativo, di proprietà o in affitto, utilizzati dal dipendente, dal coniuge o dai suoi familiari“, anche se il lavoratore non ha né la residenza e né tantomeno il domicilio. Ovviamente, deve essere il dipendente a sostenere effettivamente le spese.

Come richiedere l’incentivo: le modalità

Il bonus bollette 600 euro deve essere richiesto direttamente dal datore di lavoro. I dipendenti devono consegnare a quest’ultimo un’autocertificazione o la copia delle fatture che paga abitualmente e una carta che attesti che i conti non sono già stati utilizzati per un altro incentivo. Il titolare deve conservare tutta la documentazione in vista di probabili controlli futuri.