Tutte le novità sul bonus barriere architettoniche nel 2023: i requisiti e come ottenere lo sconto in fattura.

Cambia il bonus barriere architettoniche nel 2023. O meglio, si mostra senza troppe ambiguità. La detrazione destinata a chi abbia intenzione di sostituire le finestre del proprio appartamento si arricchisce di alcune novità, chiarite dall’Agenzia delle Entrate attraverso una circolare inviata ai Caf con istruzioni sul tema in vista della dichiarazione dei redditi del 2023. Ma quali sono queste novità? Quali requisiti servono quest’anno per ottenere lo sconto in fattura e l’agevolazione fiscale del 75%? Ecco tutto quello che bisogna sapere.

Come funziona il bonus barriere architettoniche 2023

La misura è stata introdotta nella Legge di Bilancio dello scorso anno e ha ricevuto con la Manovra 2023 una proroga di altri tre anni, fino al 31 dicembre 2025. Si tratta di una soluzione che si pone come obiettivo l’eliminazione degli ostacoli architettonici presenti nelle nostre case. Per poter chiedere lo sconto fiscale non è necessario però che l’immobile sia abitato da una persona con disabilità, bensì solo il rispetto di alcuni requisiti.

bonus disabili
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I beneficiari di questa agevolazione fiscale possono essere persone fisiche, condomini o imprese. In caso di lavori richiesti da un condominio, è necessaria la maggioranza dei partecipanti semplificata per poter effettuare la richiesta. Le misure agevolabili sono:

– gli interventi di automazione degli impianti degli edifici;

– la sostituzione degli impianti, comprese le spese per lo smaltimento e la bonifica dei materiali del precedente impianto;

– gli interventi che più in generale rispettano i requisiti previsti dal DM 236/1989.

Rientrano quindi in questa tipologia di interventi, come ricordato dall’Agenzia delle Entrate, le sostituzioni di finiture (pavimenti, porte, infissi esterni e così via), il rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici (dai servizi igienici agli impianti di ascensori), il rifacimento delle scale, l’inserimento di rampe interne o esterne.

Ma in cosa consiste il bonus? Si tratta nel concreto di una detrazione fiscale che deve essere ripartita in cinque rate annuali di pari importo. Il beneficiario può scegliere di usufruire di questa detrazione attraverso lo sconto in fattura o la cessione del credito.

Le novità del 2023

Con una circolare inviata dall’Agenzia delle Entrate sono state specificate alcune novità riferite alla nuova versione del bonus barriere architettoniche. La prima riguarda la tipologia di immobili. Sono stati inclusi anche gli appartamenti all’interno dei condomini. Nella versione 2022 del bonus questa tipologia non era stata esplicitata, e si è quindi rivelato necessario un chiarimento. Anche i proprietari di appartamenti potranno quindi richiedere la detrazione dei lavori, fino a un massimo di 50mila euro (all’incirca lo sconto può arrivare dunque a 37mila euro), così come i proprietari di ville e villette.

Un altro passaggio chiave, chiarito dalla nuova circolare dell’AdE, riguarda la tipologia dei lavori. Si specifica infatti che l’agevolazione è valida anche per la sostituzione di finiture, dai pavimenti agli infissi esterni, dalle porte ai terminali. Perciò anche il cambio delle finestre rientra tra le tipologie di interventi che possono essere in parte coperti dall’agevolazione fiscale. Occorre però in tal senso rispettare alcuni parametri, come i meccanismi di apertura e chiusura degli infissi e la forma dello spigolo, che deve essere leggera e protetta per evitare infortuni.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 29 Giugno 2023 11:32


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