I nonni che accudiscono i nipoti potranno ricevere il bonus baby sitter… purché vivano in un’altra casa! Tutto quello che c’è da sapere sull’incentivo statale!
Novità importanti dall’INPS. Con la circolare numero 73 si chiariscono i destinatari del bonus baby sitter: nonni e altri parenti potranno riceverlo se stanno seguendo i nipoti nel periodo di emergenza da Coronavirus e solo se non vivono nella stessa casa dei genitori.
Come funziona e come fare per ottenere l’incentivo statale? Scopriamolo insieme.
Bonus nonni cos’è
Il bonus baby sitter potrebbe venire chiamato presto anche bonus nonni o bonus famiglia. Infatti la circolare dell’INPS ha ammesso in questo incentivo tutti i parenti che si stanno prendendo cura dei nipoti.
C’è solo una clausola, come spiega il documento: non devono essere coabitanti. “In caso di convivenza – si legge –, pertanto, i familiari sono esclusi dal novero dei soggetti ammessi a svolgere prestazioni di lavoro come baby-sitting remunerate mediante il bonus in argomento”.
Secondo l’Istat i nonni, nell’ultimo periodo post lockdown, stanno aiutando sempre di più i figli per riuscire a gestire i nipoti in casa. Secondo una stima circa il 60,4% delle famiglie con entrambi i genitori che lavorano e un figlio sotto i due anni, essi lo affidano ai nonni; e per i bambini dai 3 ai 5 anni la percentuale sale a 61,3 %.
Come funziona il bonus baby sitter
– Il bonus baby sitter viene concesso a tutte le famiglie con figli minori di massimo 12 anni o con gravi problemi di handicap che non stiano già usufruendo di altri incentivi di sostentamento al reddito, stanziati dallo stato per il periodo di crisi sanitaria dovuta al COVID-19 e non.
– Può arrivare a 1200 euro, ma solo nel caso che la famiglia non sia riuscita a ottenere quello di 600 stanziato dal decreto precedente al Rilancio: il decreto Cura Italia. La richiesta del voucher può essere mandata all’INPS fino al 31 dicembre 2020 ma coprirà solo le prestazioni eseguite dal 5 marzo al 31 luglio dell’anno in corso.
– Per ottenerlo è molto semplice: la famiglia dovrà aprire all’INPS una posizione come utilizzatore di prestazioni di lavoro occasionale mentre il famigliare o la baby sitter che si sta prendendo cura dei bambini dovrà registrarsi online sul sito dell’INPS.
– Una volta compilate, da parte di entrambi, tutte le voci richieste il voucher verrà versato alla famiglia che dovrà girarlo, nella somma stabilita, al parente o alla baby sitter entro 15 giorni, pena la perdita del bonus.
Questo non è l’unico incentivo dello Stato per la crisi sanitaria, tra i più voluti dal governo c’è anche il Bonus vacanze per incentivare il turismo nazionale.
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