Bonus aziendali per i lavoratori dipendenti 2023: l’aliquota scende al 5%

Bonus aziendali per i lavoratori dipendenti 2023: l’aliquota scende al 5%

Il Governo Meloni ha confermato i bonus aziendali per i lavoratori dipendenti anche per il 2023: c’è un cambiamento importante.

I bonus aziendali per i lavoratori dipendenti restano in vigore anche per il 2023. Il Governo Meloni, nella bozza della Legge di Bilancio, ha preso una decisione importante: l’aliquota nei premi di produttività scende al 5%. Vediamo quali sono i cambiamenti.

Bonus aziendali per i lavoratori dipendenti 2023: cosa cambia

Nella bozza della Legge di Bilancio del Governo Meloni ci sono anche alcuni bonus aziendali per i lavoratori dipendenti. Questi saranno applicati per tutto il 2023 e prevedono la detassazione dei premi di produttività. In sostanza, l’azienda può erogare ai propri dipendenti un premio al raggiungimento di determinati obiettivi. Mentre adesso questo bonus è tassato al 10%, con la nuova manovra l’aliquota scenderà al 5%. Il limite di reddito, però, resta il medesimo: fino a 80mila euro lordi, a patto che non si ottenga una cifra maggiore a 3mila euro l’anno.

E’ bene sottolineare che i premi di produttività possono essere sia individuali che collettivi e stabiliti a discrezione del datore di lavoro. Questo significa che non si tratta di un vero e proprio bonus aziendale a cui tutti i lavoratori dipendenti hanno diritto. I contratti collettivi aziendali o territoriali, però, possono prevedere incentivi di questo tipo. Inoltre, i premi possono anche riguardare prestazioni di welfare, come i buoni pasto, gli asili nido o le prestazioni mediche. In questo caso non ci sono tassazioni aggiuntive. Ovviamente, questa opzione è valida se l’azienda dispone di un piano del genere.

Bonus aziendali 2023: solo pochi lavoratori dipendenti li otterranno

Senza ombra di dubbio, i bonus aziendali 2023 rappresentano un aiuto per i dipendenti. Eppure, non è tutto oro quello che luccica. Maurizio Landini, segretario della Cgil, ha sottolineato che la contrattazione aziendale riguarda “solo il 20% dei lavoratori“. In ogni modo, il fatto che la tassazione dei premi di produttività venga ridotta al 5% resta una buona notizia, visto che alcuni operai si ritroveranno ad avere più soldi in busta paga.