La bocca amara è un problema fastidioso e che può presentarsi per cause diverse. Scopriamo le principali e cosa fare per rimediare.
Quando si ha la bocca amara, è molto importante cercare di comprenderne le cause. Si tratta infatti di un campanello d’allarme per diverse tipologie e, al contempo, di un problema che potrebbe risolversi da solo e in poco tempo. Conoscerne l’origine è quindi un buon modo per sapere subito come agire e per comprendere quando, in assenza di problemi medici, si può optare per dei rimedi naturali in grado di alleviare il problema.
Cosa significa avere cattivo sapore in bocca
La sensazione di avere la bocca secca e amara è piuttosto spiacevole.
Spesso può dipendere dall’uso di determinati farmaci o dalla presenza di infezioni. In altri caso però, la lingua amara, può indicare anche alcune patologie come:
– L’ernia iatale
– Il reflusso gastroesofageo
– I calcoli alla cistifellea
– La gastrite o l’ulcera
– Il tumore allo stomaco
Al fine di tranquillizzarsi è quindi importante chiedere un parere al proprio medico curante.
In questo modo si capirà se è necessario effettuare gli esami e i controlli opportuni stabilendo le cause esatte e trovando la giusta soluzione. In alternativa può essere il medico stesso a comprendere il problema, partendo subito con la cura da seguire.
Bocca amara: i rimedi naturali
Una volta appurato che sentire un sapore strano in bocca o il bruciore alla lingua e il sapore metallico in bocca sono sintomi legati ad un problema temporaneo o non legato a patologie importanti, si può optare per alcuni rimedi contro la bocca e la saliva amara.
Per la bocca amara i rimedi più noti sono ad esempio il tè verde, da bere almeno due volte al giorno, o le bacche di ginepro da masticare. Anche il decotto di cicoria sembra particolarmente utile, mentre un limone spremuto in acqua tiepida si rivela un ottimo rimedio contro bocca amara e nausea.
Infine, dei gargarismi con acqua e sale possono essere utili qualora al sapore amaro si unisca anche una certa secchezza. I vari rimedi possono essere ovviamente alternati in modo da capire con quale ci si sente più a proprio agio e da non abituare troppo l’organismo ad un’unico principio attivo.