Nel cuore delle questioni legate alla salute femminile si celano sfide non solo fisiologiche ma anche psicologiche, le quali spesso rimangono in ombra, sottovalutate o escluse dalle conversazioni quotidiane.
Ciclo mestruale, gravidanza, menopausa e il periodo post-menopausa costituiscono tappe fondamentali nella vita di una donna. La recente indagine condotta da Unobravo Data Lab getta luce su come queste fasi impattino la loro vita quotidiana, sottolineando l’importanza di un approccio alla salute che integri il benessere fisico al supporto psicologico.
Gran parte delle donne ha ricevuto una diagnosi per condizioni legate al ciclo mestruale
Da uno sguardo approfondito sui dati emerge che il 25,9% delle donne ha ricevuto una diagnosi medica per patologie legate al ciclo mestruale, quali sindrome dell’ovaio policistico o endometriosi. È interessante notare come queste diagnosi siano più frequenti tra le donne di età compresa tra i 26 e i 35 anni, una fascia d’età che da sola rappresenta il 60,1% dei casi diagnosticati (seguono le donne tra i 36 e i 45 anni, che costituiscono il 21% del totale) indicando che le sfide principali per la salute femminile cadono nelle fasi più attive della vita riproduttiva.
Percezione dei sintomi e assistenza nella salute femminile
Nonostante la prevalenza di tali condizioni, molti sintomi e disturbi legati al ciclo mestruale e alla menopausa vengono spesso sottovalutati nell’ambiente sociale e persino da parte del personale sanitario. Il 76% delle donne avverte una minimizzazione di questi aspetti, riscontrando un sentimento di incomprensione da parte della società, ma anche da parte della propria famiglia, in quanto il 15,8% delle donne dichiara di non sentirsi supportata da familiari e amici su temi legati alla salute femminile.
La stessa insoddisfazione emerge anche nel contesto medico, dove quasi una donna su quattro (24,9%) avverte una mancanza di preparazione nei medici riguardo le specificità della salute femminile, mentre l’11% esprime un giudizio nettamente negativo sul trattamento ricevuto.
Si sottolinea, quindi, un bisogno urgente di maggiore sensibilità, formazione e supporto sia sul piano personale che professionale.
L’impatto negativo sul benessere psicologico del ciclo mestruale e della menopausa
Gli effetti del ciclo mestruale e della menopausa vanno ben oltre il disagio fisico, incidendo significativamente sul benessere psicologico e sulla qualità della vita quotidiana delle donne.
Il 99,3% delle intervistate riportano sintomi fisici o psicologici, in primis sbalzi d’umore, gonfiore, stanchezza e dolore durante il ciclo mestruale.
Sono da notare i risvolti psicologici: il 7,7% delle donne afferma che il ciclo mestruale ha un impatto “estremo” sul proprio stato psicologico, mentre il 28,5% lo descrive come “molto” significativo, con una prevalenza di casi, per entrambe le risposte, tra i 26 e i 35 anni. In particolare, oltre il 60% delle donne riferisce episodi di ansia o depressione, con il 26,1% che sperimenta tali disturbi “spesso” o “sempre”.
Anche la menopausa, che coinvolge l’8,2% delle intervistate, introduce sintomi rilevanti come vampate di calore, insonnia, e calo della libido, con quasi la metà delle donne che segnala anche ansia e depressione.
Oltre un quarto delle donne riconosce una profonda influenza delle condizioni legate alla salute femminile nelle attività quotidiane, necessitando spesso di interventi specifici.
Tuttavia, il 38,6% dichiara di non aver cercato alcun tipo di supporto, è infatti solamente il 22,8% che ha scelto di affidarsi a un supporto psicologico, dimostrando l’importanza di un approccio multidimensionale per affrontare le implicazioni emotive e fisiche legate a questa fase della vita.
Una richiesta unanime per l’introduzione di politiche tutelanti per queste specifiche fasi della vita
Il 92,3% delle donne intervistate ritiene indispensabile l’introduzione di politiche specifiche a supporto delle diverse fasi della vita, nello specifico nei periodi legati al ciclo mestruale e alla menopausa. In particolare, le lavoratrici dipendenti, che rappresentano circa il 71,7% delle intervistate favorevoli, manifestano la maggiore esigenza di tali interventi, seguite dalle libere professioniste (11,2%).
Questo dato risalta l‘importanza del contesto lavorativo come scenario di maggiore urgenza per politiche di supporto adeguato.
Una conversazione da normalizzare
Nonostante la chiara richiesta di aiuto, quasi la metà delle donne si sente ancora a disagio nell’affrontare questi temi sul posto di lavoro. Il 44,4% delle intervistate ammette di evitare conversazioni legate alla salute femminile con colleghi o superiori, ponendo in luce la presenza di uno stigma culturale che rende complesso il dialogo su questi argomenti.
Si evidenzia così l’urgente necessità di creare un ambiente professionale più aperto e accogliente, dove le problematiche relative alla salute femminile possano essere discusse senza reticenze.
L’importanza della salute mentale femminile
La Dottoressa Valeria Fiorenza Perris, Psicoterapeuta e Clinical Director di Unobravo, sottolinea la cruciale importanza di affrontare questi argomenti: “È fondamentale normalizzare la conversazione sugli effetti psicologici di ciclo mestruale e menopausa, promuovendo una maggiore consapevolezza e accesso a risorse adeguate. La salute mentale e il benessere emotivo femminile meritano la stessa attenzione della salute fisica: solo così possiamo costruire una società in cui le donne si sentano comprese, supportate e libere di affrontare queste esperienze senza pregiudizi o barriere”, afferma che “Unendo le forze tra educazione, sensibilizzazione e politiche di sostegno mirato, è possibile creare un futuro in cui il benessere femminile sia una priorità condivisa, migliorando non solo la qualità della vita delle donne, ma anche il tessuto sociale nel suo complesso”.