Ospite dell’ultima puntata di Chi Ha Incastrato Peter Pan, Belen Rodriguez si è resa suo malgrado protagonista di uno “scivolone”.
Con la sua bellezza e la sua spiccata simpatia, la showgirl Belen Rodriguez ha fatto breccia anche nel “cuore” dei bambini, protagonisti dello show di Canale Cinque Chi Ha Incastrato Peter Pan, condotto dall’istrionico Paolo Bonolis.
Però, nel rispondere a una domanda di un piccolo ospite della trasmissione, la splendida fidanzata di Andrea Iannone si è fatta sfuggire una frase che non tutti avrebbero voluto sentire…
Belen Rodriguez: che gaffe!
Uno dei bambini della trasmissione ha rivolto alla showgirl una domanda precisa che senz’altro poteva sembrare una piccola frecciatina: “In Argentina qualcuno ti conosce? Perchè sei famosa in Italia?“. Al che la showgirl ha risposto in un modo che ha lasciato un po’ perplesso il pubblico e lo stesso conduttore dello show:
“Lavoro in Italia perchè in Argentina ci sono già troppe belle donne”.
La replica di Paolo Bonolis è stata immediata:
“Anche in Italia ci sono donne bellissime”.
A quel punto la Rodriguez, per nulla in difficoltà, ha cercato di spiegare che con quella frase non aveva avuto intenzione di “offendere” le donne della tv italiana, anch’esse molto belle:
“In Argentina sarei stata scontata, son tutte bellezze mediterranee, mentre in Italia ho sempre apprezzato la Bellucci…”
Inutile dire che la conduttrice e modella argentina è stata subito presa di mira, specie sui social, per questa sua affermazione, anche se non è stata detta in malafede. Non sono mancate le invettive di chi ha suggerito a Belen di tornare in Argentina, ma sono state molte anche le persone che hanno capito la sua buona fede.
Baci e abbracci
Durante la scorsa puntata del Grande Fratello Vip, Belen ha avuto l’occasione di riabbracciare gli adorati fratelli Jeremias e Cecilia Rodriguez, facendo loro una sorpresa nella Casa del reality. Il momento più chiacchierato della puntata, però, è stato il bacio saffico che la showgirl ha scambiato con la conduttrice Ilary Blasi.
