Mi chiamo Beatrice Negretti e la pallavolo è la mia vita

Mi chiamo Beatrice Negretti e la pallavolo è la mia vita

Sono una giocatrice professionista e sono cresciuta a pane e pallavolo da quando avevo 6 anni. La mia arma
vincente? La determinazione!

Beatrice Negretti si racconta a Donna Glamour per il progetto VoceDonna! Una giovanissima che ha ben chiari i suoi obiettivi e le sue sfide e che sta mettendo tutta se stessa nella sua passione: la pallavolo. “Mi chiamo Beatrice Negretti, sono nata a Como il 16 novembre del 1999 sotto il segno dello Scorpione. Molti di voi non mi conoscono forse, quindi mi presento e vi racconto un po’ di me… seguitemi!”

Chi sono e cosa faccio

Beatrice Negretti

Sono una giocatrice professionista di pallavolo, attualmente gioco nel Vero volley Monza A1. Non mi piace stare ferma, sono sempre stata determinata in tutte le cose che ho fatto e i miei genitori mi hanno sempre sostenuta in tutte le decisioni che ho preso, a patto che andassi bene a scuola. Dopo le superiori ho deciso di intraprendere un corso di laurea triennale telematica, studio scienze e tecnologie alimentari e il 2021 è il terzo e ultimo anno per me!

La mia vita e la mia passione

Possiamo proprio dire che sono cresciuta a pane e pallavolo, fin da quando ero piccola ho sempre sognato di diventare una giocatrice professionista. Iniziai a giocare all’età di 6 anni per seguire mia sorella, più grande di 2 anni, da quel momento in poi il volley ha sempre fatto parte della mia vita, dei miei sogni e dei miei progetti.

Foto di Gabriele Sturaro

Un sogno che con impegno, fatica e dedizione ha iniziato a realizzarsi grazie al lavoro che svolgo tutti i giorni in palestra, senza tralasciare la scuola. Per me non è mai stato troppo difficile far combaciare questi due impegni così importanti (scuola e pallavolo), riuscire in entrambe le cose mi sprona a dare di più in ogni campo, oltre che farmi sentire fiera di me stessa per il mio impegno.

La mia priorità è sempre stata la pallavolo

Potrebbe risultare strano per molti, ma non mi è mai pesato dover rinunciare a uscire con i miei amici e non poter andare alle feste perché il giorno dopo avevo una partita o un allenamento. Per quale motivo? Per me sono sempre state cose futili se comparate con l’idea di migliorare (anche solo un pochino) grazie all’allenamento o vincere una partita.

Ho sempre tenuto bene a mente il mio obiettivo e negli ultimi due anni la sete di migliorarmi e di vincere è diventata ancora più forte. Inoltre c’è anche da dire che sì, forse la pallavolo non mi ha permesso di instaurare
amicizie così profonde a scuola, ma me ne ha date tantissime sul campo. Rapporti che non si spezzano, con persone che ti possono capire perchè anche loro fanno la tua stessa vita.

Mai arrendersi

Foto di Gabriele Sturaro

Durante il 2020 mi sono un po’ riscoperta, sono in un periodo particolarmente felice della mia vita e sono infinitamente grata di essere proprio dove sono ora. Forse mi sono resa conto di quanto fortunata io sia ad avere la possibilità di vivere facendo ciò che in realtà è ed è sempre stata la mia passione più grande.

Per questo donne vi consiglio di non arrendervi, di lottare per quello che sentite vostro, di rimanere fedeli a voi stesse e ciò che vi dà la forza di alzarvi con il sorriso ogni mattina. Per me la pallavolo e questo, e non potrei mai rinunciarvi.

Foto di Gabriele Sturaro