Barbara D’Urso non abusa della professione giornalistica?

Barbara D’Urso non abusa della professione giornalistica?

È stata respinta la denuncia di Iacopino, che sembrava avesse accusato la conduttrice Barbara D’Urso di abusare della professione giornalistica

Da quello che riporta Fanpage, il Tribunale di Monza avrebbe respinto la denuncia del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti Enzo Iacopino, che sembrava avesse accusato Barbara D’Urso di abusare della sua professione giornalistica nei programmi televisivi Domenica Live e Pomeriggio 5. Da quello che afferma la sentenza, la conduttrice svolge l’attività correttamente durante la messa in onda delle trasmissioni: i suoi programmi rientrano nella categoria “infotainment” ed inoltre la presentatrice può vantare della collaborazione di una redazione di giornalisti professionisti. Da quello scritto su Tgcom24, con il provvedimento definitivo del 24 febbraio 2016, il giudice per le indagini preliminari dell’accusa, ha chiuso definitivamente la vicenda: Mediaset, oltre a esprimere la soddisfazione per ciò che è stato deciso in relazione al programma e alle capacità della conduttrice, pare abbia segnalato il rilevante precedente giuridico che costituisce un punto fermo nel diritto della libera manifestazione del pensiero. Potrà essere considerato davvero chiuso questo caso?

L’accusa di Iacopino a Barbara D’Urso

Da quello che riporta Fanpage, Iacopino più di un anno fa, in un documento diffuso successivamente anche su Facebook aveva affermato:

”Si susseguono nel programma televisivo “Domenica Live” trasmesso da Canale 5 (Mediaset), interviste curate dalla conduttrice Barbara D’Urso e realizzate dalla stessa con modalità che non tengono conto di esigenze quali la difesa della privacy e/o il coinvolgimento dei minori, dinnanzi cui finanche il diritto di cronaca trova un limite sancito sia dalla legge e sia dalle carte deontologiche che regolano la professione giornalistica.

Si evidenzia, pertanto, che la signora D’Urso pur non essendo iscritto all’Albo dei giornalisti, compie sistematicamente un’attività, l’intervista, individuata come specifica della professione giornalistica, senza esserne titolata e senza rispettarne le regole, con negative ripercussioni all’immagine di quest’Ordine”

Ad oggi però, il Tribunale pare proprio aver dato torno al Presidente dell’Ordine: ci saranno ulteriori risvolti?