Bambina scomparsa nel 1995, la polizia identifica il presunto responsabile

Bambina scomparsa nel 1995, la polizia identifica il presunto responsabile

La polizia avrebbe individuato l’uomo responsabile della scomparsa di una bambina nel 1995 e mai più ritrovata: la storia.

Nel 1995, una bambina di sei anni sparì nel nulla e – da allora – la famiglia non ha avuto più notizie della piccola. La polizia dell’Arkansas – stato in cui la piccola viveva – sembra che, a distanza di anni, abbia individuato il presunto responsabile della sparizione della minore.

Bambina sparita nel 1995, la polizia individua il presunto responsabile

La polizia ha annunciato che un sospettato, ora deceduto, sarebbe il responsabile materiale della scomparsa di una bambina di 6 anni, avvenuta nel 1995.

Morgan Nick fu vista l’ultima volta il 9 giugno 1995, quando sua madre la portò ad una partita di Little League ad Alma, in Arkansas. Dopo essere uscita per andare a catturare le lucciole, Morgan sparì nel nulla e nessuno la rivide più.

Scarpa e orsacchiotto sull’asfalto

Il caso era rimasto irrisolto per anni, fino ai giorni nostri, quando la polizia di Alma ha annunciato, in una conferenza stampa, che Billy Jack Lincks, un uomo morto nel 2000, era stato identificato come sospettato dopo aver effettuato l’analisi di campioni di DNA presenti nel camion in possesso dell’uomo che lo collegavano al crimine.

Secondo quanto riferito dalla polizia, Lincks fu interrogato nei due mesi successivi alla scomparsa di Morgan, nel periodo in cui era indagato per il tentato rapimento di un’altra ragazza, avvenuto alcune settimane dopo.

La condanna dell’uomo

I verbali del tribunale dell’Arkansas fanno riferimento al fatto che Lincks fu condannato per adescamento sessuale di minore nel 1996.

La polizia – dunque – ha deciso di riaprire il caso nel 2020, anno in cui ha perquisito un camion appartenuto a Lincks dopo aver rintracciato il suo attuale proprietario, in modo da cercare prove tangibili che potessero ricollegarlo al caso.

All’interno del camion, dunque, c’erano diversi capelli, inviati – poi – al laboratorio criminale. Gli investigatori hanno stabilito che uno dei capelli poteva presumibilmente appartenere ad un membro della famiglia di Morgan e, di conseguenza, alla bambina sparita.