Hunters: l’Auschwitz Memorial si scaglia contro la serie TV Amazon

Hunters: l’Auschwitz Memorial si scaglia contro la serie TV Amazon

“E’ importante preservare la precisione storica” spiegano con un tweet dall’Auschwitz Memorial: nel mirino c’è la serie TV Hunters.

Nemmeno il tempo di godersi il successo che la serie TV ha avuto al suo debutto su Amazon Prime Video che su Hunters piovono le prime polemiche. Questa volta più che giustificate. A sollevarle è stato l’Auschwitz Memorial attraverso un post pubblicato sul proprio profilo Twitter ufficiale: a essere criticata è stata la scelta di inventare fatti accaduti all’interno del campo di concentramento. “E’ importante preservare la precisione storica” hanno spiegato dall’Auschwitz Memorial. Ma andiamo con ordine.

Hunters: l’Auschwitz Memorial critica la serie TV

La serie TV Hunters, che è possibile seguire dal 21 febbraio 2020 su Amazon Prime Video, ha per protagonisti un gruppo di cacciatori di nazisti, guidati da Al Pacino, nella New York degli anni ’70. Nel corso degli episodi vengono raccontati dai vari personaggi alcuni degli atti di pura crudeltà perpetrati dai nazisti nei campi di concentramento.

Fonte foto: https://www.facebook.com/HuntersOnPrime/

Tra questi c’è anche una partita a scacchi, con i prigionieri ebrei usati come pedine umane. Uno spietato gioco che nella realtà non è mai accaduto e cha ha suscitato la reazione dell’Auschwitz Memorial.

“Auschwitz è stato un sito pieno di cose orribili e sofferenze infinite, tutte documentate da chi è sopravvissuto. Inventare un gioco di scacchi umano non è solo una sciocchezza pericolosa, è anche una caricatura. Potrà fornire materiale a chi si prodiga nel negare l’esistenza di Auschwitz. Invece è importante preservare la precisione storica si legge nel tweet.

Hunters: la serie TV difesa dal suo creatore

Immediata è arrivata la risposta del creatore della serie TV, David Weil: “Hunters, come una miriade di film acclamati sull’argomento, non sempre aderisce alla verità letterale nella sua ricerca di catturare la verità rappresentativa dell’Olocausto”.

David Weil a Variety ha poi spiegato che sua nonna è stata una delle prigioniere di Auschwitz. “Credo di avere la responsabilità come nipote dei sopravvissuti dell’Olocausto di mantenere vive le loro storie. È per questa ragione che ho preso la decisione che a tutti i prigionieri del campo di concentramento (e ai sopravvissuti) della serie sarebbero stati dati tatuaggi superiori al numero 202.499. 202.499 è il numero più alto registrato assegnato a un prigioniero ad Auschwitz. Non volevo che uno dei nostri personaggi avesse il numero di una vera vittima o di un vero sopravvissuto”.

Fonte foto: https://www.facebook.com/HuntersOnPrime/