Negli ultimi anni, il consumo di alcol tra le donne ha registrato un preoccupante aumento, tanto che il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha lanciato un appello alla prudenza, evidenziando come il fenomeno stia assumendo dimensioni allarmanti, soprattutto tra le giovani donne.

Le statistiche presentate nella recente Relazione del Ministero al Parlamento confermano questa tendenza, sottolineando l’urgenza di interventi di sensibilizzazione. Ma perché le donne, soprattutto giovani, bevono di più?

L’alcol dopo la pandemia: un cambiamento nei comportamenti

Come si legge su Donnamoderna.it, secondo i dati Istat, nel 2022 il 67,1% della popolazione italiana di età superiore agli 11 anni ha consumato almeno una bevanda alcolica. Tuttavia, ciò che emerge in modo particolarmente significativo è l’aumento del consumo tra le donne. Mentre il consumo giornaliero rimane stabile, cresce il numero di donne che bevono alcol fuori pasto e in occasioni speciali. Questo cambiamento nei comportamenti è attribuito a fattori culturali e sociali, ma anche all’impatto della pandemia, che ha alterato le modalità di socializzazione e consumo.

L’aumento del consumo di alcol tra le donne

Negli ultimi dieci anni, la quota di donne che consumano alcol occasionalmente è aumentata dal 39,3% al 46,9%. Parallelamente, la percentuale di coloro che bevono alcol fuori pasto è salita dal 15,6% al 23,2%. Questo cambiamento non riguarda solo il numero di consumatrici, ma anche le modalità di consumo, con un passaggio dal bere a tavola al consumo di drink durante aperitivi e serate sociali. L’alcol è sempre più percepito come un elemento chiave della socialità, svincolato dalla tradizione del bicchiere di vino ai pasti.

Il bere solitario tra le donne: il parere di Cristina Galassi di IEuD

Un aspetto preoccupante emerso è il fenomeno del bere solitario, soprattutto tra le donne mature. Come sottolinea Cristina Galassi, psicoterapeuta e referente clinica dell’equipe di IEuD (Istituto Europeo delle Dipendenze), molte donne iniziano a bere per alleviare il disagio emotivo, con il rischio che l’alcol diventi un’abitudine pericolosa. Questo comportamento è spesso legato a problematiche affettive e può portare a una dipendenza, accentuando la solitudine e l’isolamento sociale.

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L’allarme del binge drinking tra i giovani

Un altro fenomeno che desta preoccupazione è il binge drinking, ovvero il consumo smodato di alcol in breve tempo, particolarmente diffuso tra i giovani. Nel 2022, il 15% dei giovani tra i 18 e i 24 anni ha dichiarato di aver partecipato a episodi di binge drinking. Questo comportamento, spesso vissuto come un rito di passaggio o un modo per socializzare, espone i giovani a gravi rischi per la salute, oltre a favorire comportamenti pericolosi come la guida in stato di ebbrezza.

La necessità di campagne di sensibilizzazione

Di fronte a questi dati, il Ministero della Salute ha avviato una campagna di sensibilizzazione rivolta soprattutto ai giovani, per educarli sui rischi del consumo eccessivo di alcol. Come ha sottolineato il Ministro Schillaci, “less is better”, un messaggio che deve essere ribadito in tutte le fasce d’età, ma con particolare attenzione ai giovani e alle donne, che stanno mostrando un incremento significativo nel consumo di alcol. La campagna mira a promuovere un consumo consapevole e a prevenire i danni legati all’abuso di alcol.

Un cambiamento necessario

L’aumento del consumo di alcol tra le donne e il binge drinking tra i giovani richiedono interventi urgenti e mirati. È fondamentale promuovere una cultura del bere responsabile e sensibilizzare la popolazione sui rischi legati all’abuso di alcol. Le iniziative del Ministero della Salute e la campagna di sensibilizzazione sono passi importanti, ma resta ancora molto da fare per invertire questa tendenza preoccupante.

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ultimo aggiornamento: 13 Settembre 2024 12:54


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