Asia Argento: “Bourdain? Vogliono darmi la colpa, stava male ed era depresso”

Asia Argento: “Bourdain? Vogliono darmi la colpa, stava male ed era depresso”

Asia Argento respinge le accuse sul suicidio di Anthony Bourdain: a Domenica In la sua verità sulla morte dello chef internazionale.

A breve uscirà una biografia non autorizzata sulla vita di Anthony Bourdain che ha vissuto una relazione di circa due anni con Asia Argento. Come anticipato dal New York Times, un capitolo sarà dedicato alla storia con l’attrice, presa di mira per alcuni messaggi che sarebbero intercorsi tra lei e l’ex compagno prima del suicidio. L’ultimo messaggio della Argento a Bourdain sarebbe stato: “Non rompermi le pa**e”. Asia, dunque, è finita nel mirino delle polemiche, accusata di aver istigato lo chef al suicidio.

Asia Argento si difende: la verità su Anthony Bourdain

Ospite di Mara Venier a Domenica In, Asia Argento ha avuto modo di dissociarsi dal racconto fatto sulla storia tra lei e Bourdain.

“Eravamo una coppia aperta – ha chiarito l’attrice – .Quelli che hanno reso pubblici i messaggi sono avvoltoi, e sono tanti intorno ad una persona famosa. Chi li ha venduti se la vedrà con il suo karma”.

Ricordando la sera del suicidio, ha spiegato: “Anthony aveva bevuto, aveva il problema dell’alcol, che avevo anche io. Mi aveva telefonato, aveva parlato anche con Anna Lou, io ero contenta perché stavo per cominciare X Factor, non volevo stare giù”.

Bourdain, a suo dire, non se la sarebbe presa per gli scatti che la ritraevano a Roma con un giornalista francese. Eppure, nell’ultima telefonata che si sono scambiati, lui era particolarmente strano.

“In quella telefonata era strano, non era gelosia. Quando uno si toglie la vita, quando è depresso, il suicidio è un gesto estremo ma chi lo fa vuole fermare quel momento, non vuole più stare male – ha commentato la Argento – . Era un uomo grande e fragile, che stava molto male, era depresso. Sua figlia, io, i miei figli abbiamo sofferto, bisogna trasformare questo veleno, io lo sto trasformando nella mia cura. Ma è un pozzo senza fine. Ora basta piangere, abbiamo pianto abbastanza”.