Cos’è l’arnica e a cosa serve?

Cos’è l’arnica e a cosa serve?

Scopriamo a cosa serve l’Arnica Montana, la pianta alla base di mille rimedi naturali, presa anche da ispirazione da Gio Evan per la sua canzone di Sanremo 2021.

Oli, unguenti, creme, gel, pomate, ma anche pomate e compresse: l’arnica, più propriamente detta Arnica Montana, è una pianta dai molteplici usi in naturopatia, in cosmetica, per preparazioni alimentari e medicinali omeopatici. È molto conosciuta per le sue proprietà, e il suo nome è stato anche di ispirazioni per canzoni, come quella di Gio Evan in gara a Sanremo 2021, che l’ha proprio intitolata con il nome della pianta in questione.

Appartenente alla famiglia delle Composite, cresce in zone di alta montagna; i suoi fiori gialli come i raggi del sole che ne colpiscono i petali, sono simili a margherite e vengono raccolti sulle montagne alpine e prealpine (quindi in Italia, sulle Alpi e le Dolomiti, ma anche in Siberia e Nord America). Vanno poi macerati con olio di mandorla, per dar vita ai diversi preparati: la scelta è variegata, ma dipende dall’utilizzo che si ha in mente.

Arnica: proprietà e usi

L’arnica ha proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiechimatose e antidolorifiche. Contro le patologie muscolo-tendo-scheletriche, o contro gli stati infiammatori dovuti a traumi, c’è l’arnica compositum, il preparato omeopatico usato per contrastare i processi infiammatori.

La principale azione dell’arnica è quella antinfiammatoria e antidolorifica, contro lividi dovuti a traumi, urti e cadute, ferite, reumatismi, contusioni, slogature e stiramenti. Ha anche proprietà antisettiche: dà sollievo dalle punture d’insetto e allevia acne, foruncoli e labbra screpolate.

fiori arnica gialli

In bio-cosmesi viene utilizzata contro l’acne, per profumi, tonici per capelli e prodotti contro la forfora; in naturopatia per curare dolori e gonfiori; in campo alimentare è ingrediente di varie preparazioni alimentari, soprattutto bevande, dessert freddi a base di latticini, dolci, prodotti da forno e gelatine.

È una pianta perenne dai tanti benefici, con quasi nessuna controindicazione (solo in soggetti molto sensibili può causare allergie o dermatite da contatto). Unico uso non concesso dell’arnica: in gravidanza sarebbe meglio evitarla (e consultare prima il medico). Inoltre, è assolutamente vietato ingerirne i fiori: sono tossici.

Delle diverse preparazioni, l’olio è raccomandato per i massaggi (e per gli sportivi), il gel per chi cerca un assorbimento rapido, mentre la pomata va bene anche in caso di ferite ancora aperte. Scopriamo di più!

Arnica Compositum: il rimedio omeopatico contro le infiammazioni

L’infiammazione articolare è uno dei disturbi più noiosi di cui soffrire e l’arnica compositum, anche detto arnica comp, è un farmaco omeopatico assolutamente consigliato in caso di disturbi infiammatori ai muscoli e alle ossa, ma anche lesioni, ferite e traumi.

Bisogna fare un impacco da applicare direttamente sulla parte lesa, a livello topico. Regola il processo infiammatorio senza inibire le infiammazioni: si limita a evitare complicazioni, fino a quando il corpo non arriva a guarigione in modo naturale. Il preparato ha un’azione analgesica e anti-suppurativa, cioè fa riassorbire gli edemi successivi a traumi o interventi chirurgici.

Il costo può dipendere dal dosaggio, o dalla percentuale di principi attivi estratti. La più alta in circolazione è quella al 40%, caso in cui si può parlare di arnica pura. Si trova come pomata, gel, crema o olio: vediamo quale è meglio usare in quale occasione.

Arnica pomata: a cosa serve?

La pomata all’arnica cura soprattutto gonfiori, dolori alle ossa e alle articolazioni e versamenti ematici. Inoltre, è applicabile su emorroidi e ferite aperte, perchè attenua sia gonfiore che dolore.

Una dose topica – 2 volte al giorno per circa 3 settimane – dovrebbe essere sufficiente, ma comunque non ci sono effetti collaterali a meno che la persona non sia allergica. In tal caso si verificherebbero arrossamento e gonfiore, che sparirebbero semplicemente sospendendo il trattamento.

Crema all’arnica

Arnica gel: a cosa serve?

In generale, il gel permette un assorbimento più veloce della sostanza, e quindi cura più rapidamente distorsioni, contusioni e gonfiori causati da traumi, ma anche stiramenti e lussazioni. Rispetto agli altri preparati a base di arnica, il gel ha una maggiore concentrazione di principi antinfiammatori.

Il gel di arnica, inoltre, mette in moto un’azione antisettica e analgesica, riducendo gli edemi e i dolori di origine infiammatoria. Evitate, però, di applicarlo sulle ferite ancora aperte, perchè potrebbero irritarsi (in tal caso è meglio la pomata).

Con due o tre applicazioni al giorno, avrà l’effetto desiderato sulla parte dolorante. Si consiglia di tenerlo in frigo, per un piacevole effetto rinfrescante.

Arnica crema: a cosa serve?

Da usare in seguito a un intervento chirurgico, per le contusioni dei bambini, le bruciature, i reumatismi, la cistite. La crema di arnica si rivela un efficace rimedio naturale contro follicolite, punture di zanzare o insetti e acne, placando il prurito e il gonfiore.

È da preferire una crema quando il problema riguarda zone del corpo naturalmente umide (come ascelle o inguine, ad esempio).

Quando usare l’olio di arnica?

L’olio di arnica ha proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche e stimola la circolazione; contiene flavonoidi e triterpeni, tra le altre sostanze. Fa riassorbire lividi, ematomi, ecchimosi ed edemi, e riduce gonfiori e dolori causati da cadute o urti.

L’effetto più importante dell’olio è che blocca eventuali versamenti di sangue o secrezioni di liquidi. Chi fa sport può servirsene per un massaggio tonificante ai muscoli, prima e dopo l’attività fisica e soprattutto se fa freddo. L’olio inoltre cura le vene varicose e le emorroidi, perchè ha un effetto astringente sul sistema circolatorio.

I fiori, gialli e simili a margherite, vengono raccolti in piena estate quando il sole li investe di più calore possibile. I capolini essiccati vengono messi in un barattolo insieme a olio di mandorla dolce, e il tutto viene conservato per un mese. Questo è il processo di macerazione, al quale segue il filtraggio. L’oleolito ricavato viene poi filtrato, ma solo dopo che i capolini sono stati pressati.

Olio essenziale

Arnica in compresse

Sebbene ingerire la pianta così com’è sia assolutamente vietato, in commercio troviamo anche le pastiglie di arnica, un farmaco omeopatico che va sempre a curare tutti gli stati infiammatori e traumi fisici e psichici.

È particolarmente consigliata per i dolori articolari come artrite e reumatismi, in tutti quei casi in cui il preparato non può essere applicato topicamente.

Arnica: le controindicazioni

Per quanto riguarda le controindicazioni, l’arnica non deve essere in nessun modo ingerita, perché tossica, in particolare per il cuore e per il fegato. Gli effetti collaterali in caso di assunzione per bocca sono: nausea, vomito, diarrea, palpitazioni, vertigini e gastriti.

L’uso prolungato dei preparati all’arnica, può dare luogo a irritazioni e dermatiti. Invece la pianta può provocare reazioni allergiche, eruzioni cutanee e ulcere se si sta troppo a contatto.