La modella scelta da Gucci, Armine Harutyunyan, è stata insultata sui social per via dei suoi lineamenti che sarebbero non conformi ai canoni di bellezza occidentale.
La modella di Gucci, Armine Harutyunyan, è nell’occhio del ciclone sul web per il suo aspetto anticonvenzionale. La ragazza ha sfilato per Gucci ed è stata definita dallo stesso marchio di moda come una delle 100 modelle più sexy del mondo. Questa etichetta non è andata giù a molti utenti dei social che, su internet, hanno iniziato ad attaccarla. Intervistata da Repubblica, la modella ha affermato: “Sono più di una faccia, le persone sono spaventate da quello che è diverso. Non posso impedire loro di sparlare ma io posso ignorarle. Ci sono molti modi diversi di essere belli: consiglio di concentrarsi su di sé, su chi si è e su cosa si ama davvero”, ha detto Armine al quotidiano.
Armine Harutyunyan: la sfilata e il body shaming
Armine Harutyunyan ha soli 23 anni, è una giovane di origini armene che è stata scelta per sfilare a settembre 2019 durante la Milano Fashion Week per Gucci. Dal momento del suo ingresso in passerella il web non le avrebbe più dato tregua: commenti offensivi, a sfondo razziale e scritti solo per insultarla hanno dato il via a un atto di body shaming al quale nè lei, nè il marchio di moda ha deciso di rispondere.
L’immagine della ragazza, che conta migliaia di follower sui social dove pubblica foto e selfie senza paura, è stata anche usata per creare un meme seguito da una domanda: “Voi ci uscireste a cena?”.
Armine: il saluto romano e le polemiche
Gli utenti non si sono limitati a commentare la sua bellezza anti convenzionale. Una sua foto davanti all’Altare della Patria a Roma è stata definita politicamente scorretta e fascista, perché Armine in posa starebbe facendo il saluto romano.
Questo attacco sembra eccessivo secondo molti follower, che fanno notare come sia solo un saluto scherzoso e molto diverso da quello romano.
Anche Vogue si schiera con la diversità
Dopo questo atto di body shaming anche Vogue ha deciso di schierarsi: il direttore Emanuele Farneti ha infatti deciso di dedicare il numero della rivista di settembre 2020 proprio al diverso. Non è chiaro se la scelta sia stata dettata dalla discriminazione di Armine, visto che i numeri vengono pensati con molto anticipo, ma certamente rappresenta un bel segnale contro la discriminazione.
Fonte foto: https://www.instagram.com/deararmine/