Una canzone, ‘Canta ancora’, colonna sonora di ‘Il ragazzo con i pantaloni rosa’ e la lotta al bullismo: Arisa si racconta a tuttotondo.
Intervistata dal Corriere della Sera, Arisa ha parlato della canzone da lei scritta ‘Canta ancora‘ diventata colonna sonora del film ‘Il ragazzo con i pantaloni rosa‘ che racconta le vicende di Andrea Spezzacatena, 15enne che nel 2012 si è ucciso a Roma a causa del bullismo subito. L’artista ha spiegato che anche lei sia stata vittima di determinati comportamenti e che adesso si immagina certe situazioni con la visione di una madre.
Arisa vittima di bullismo
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La cantante ha spiegato al Corriere di essere stata anche lei vittima di bullismo, un tema molto delicato e duro da affrontare: “È capitato anche a me, non scendo nei dettagli di una vicenda molto personale”, ha preferito chiosare Arisa. “Ognuno reagisce a proprio modo, dipende dalla sensibilità . Non ci sono casi più o meno gravi, non c’è un margine entro cui è accettabile svilire una persona. Il rispetto deve entrare nella cultura quotidiana: purtroppo siamo ancora lontani dall’obiettivo”.
Il pensare da madre
La canzone di Arisa ‘Canta ancora‘, colonna sonora del film ‘Il ragazzo con i pantaloni rosa’, vede il particolare punto di vista da madre. “Quando ho letto la sceneggiatura del film è ciò che più mi ha colpito”, ha detto la cantante.
“Immaginarti madre, a come puoi stare quando sai che tuo figlio certi posti li deve frequentare, certe persone le deve incontrare. Io canto e penso a tutte le mamme che farebbero qualsiasi cosa per proteggere i figli, eppure in certi momenti sono impotenti di fronte all’odio e all’ignoranza. Quando noi stessi giudichiamo fermiamoci un attimo e riflettiamo: se lo facessero con me? Se lo facessero con mio figlio?”, ha aggiunto ancora l’artista svelando il suo punto di vista sul tema.