Arianna Mihajlovic: “Volevo avere l’illusione di essere felice”

Arianna Mihajlovic: “Volevo avere l’illusione di essere felice”

La sofferenza di Arianna Mihajlovic mostrato sui social dopo la perdita del suo Sinisa. L’emozionante messaggio.

A poco più di un anno dalla morte del suo Sinisa, Arianna Mihajlovic non ce la fa più a nascondere il dolore. La donna, che si è sempre mostrata forte e, in certe circostanze, pure sorridente, ha sfogato tutte le sue emozioni in un lungo messaggio social dove ha ammesso che si stava solo illudendo di essere felice. Inevitabile per lei sentire ancora troppo male al cuore dopo la perdita dell’amato marito e padre dei suoi figli.

Il dolore di Arianna Mihajlovic

Arianna Rapaccioni

“Sono consapevole di aver utilizzato Instagram in questi ultimi anni in modo eccessivo quasi a voler avere l’illusione di essere felice…”, ha esordito Arianna pubblicando una sua foto al mare sul noto social network. “Una felicità che nella maggior parte dei casi non esisteva”, ha continuato la donna mettendo in evidenza una grande sofferenza.

“È’ stato un modo per continuare a sentirmi viva e per nascondere la mia vera sofferenza che è stata davvero tanta! Vi ringrazio per tutto l’affetto che mi avete dimostrato non giudicandomi e capendomi ! Vi abbraccio virtualmente con tanto affetto”. Parole decisamente forti e inedite per la donna che, come lei stessa ha raccontato, ha sempre mostrato il lato più forte di sé ma che, evidentemente, era giunta al massimo della sopportazione e ha dovuto sfogare questi suoi sentimenti.

L’aiuto dopo la morte di Sinisa

Proprio la vedova di Sinisa aveva di recente raccontato a Il Messaggero di essersi rivolta ad uno specialista della mente per affrontare il lutto e andare avanti: “l professionista a cui mi sono rivolta a un certo punto mi ha detto: ‘Arianna, o ti rialzi e vivi per te e i tuoi figli, oppure ti lasci andare e te ne vai come Sinisa’”.

Per sua stessa ammissione, tali parole le hanno dato modo di andare avanti: “Frasi forti, che mi hanno scosso e ricordato chi sono: vengo dalla borgata, ho avuto una palestra di vita molto pesante e oggi raccolgo i frutti di quella esperienza. Non lo nego, niente è come prima, ma ho dei figli meravigliosi e una nipotina. Ho deciso di vivere”.